Asta di Arieti: Eccellenza Ovina e Futuro per le Aree Interne

La tradizionale asta di arieti, culmine dell’anno pastorale, si è conclusa al Centro Genetico di Laurenzana (Potenza), un appuntamento promosso congiuntamente dall’Associazione Nazionale della Pastorizia, dall’Associazione Allevatori di Basilicata e dalla Regione Basilicata, con la partecipazione di oltre 150 allevatori.
Quest’anno, l’edizione numero 46 ha visto protagonisti arieti delle razze Merinizzata Italiana e Gentile di Puglia, simboli di un’eccellenza ovina che incarna la forza e la resilienza delle aree interne.
Trentacinque esemplari, selezionati da allevamenti sparsi tra Abruzzo, Basilicata, Lazio e Puglia, hanno rappresentato l’apice del miglioramento genetico in atto.

Tra questi, venticinque arieti della Merinizzata Italiana e dieci della Gentile di Puglia, ognuno portatore di un patrimonio genetico prezioso.
Il valore attribuito a questi animali, testimoniato dalla migliore offerta di mille e trecento euro per un ariete Merinizzata, riflette l’importanza strategica che rivestono per la filiera laniera e per la salvaguardia del paesaggio rurale.

L’asta non è semplicemente una compravendita di animali; è un potente meccanismo di progresso e di collaborazione.

La vendita degli arieti sottoposti a performance test rappresenta uno strumento fondamentale per la diffusione di nuove linee genetiche all’interno degli allevamenti, contrastando efficacemente la consanguineità e stimolando lo scambio di conoscenze tra allevatori, tecnici e le stesse associazioni di categoria.
Questo processo di condivisione contribuisce a rafforzare la resilienza del settore, preparando gli allevamenti ad affrontare le sfide imposte dai cambiamenti climatici e dalle richieste di un mercato sempre più esigente.
Il Presidente di Ara Basilicata, Palmino Ferramosca, ha sottolineato come l’evento sia un’occasione cruciale per consolidare una visione comune, un percorso condiviso che guarda al futuro con fiducia.
La presenza dell’Assessore Regionale all’Agricoltura, Carmine Cicala, ha evidenziato l’importanza strategica di investimenti mirati all’agricoltura e alla zootecnia come motore di sviluppo per le aree interne, un vero e proprio antidoto allo spopolamento.

L’impegno a sostenere gli allevatori si traduce in un investimento sul futuro del territorio, riconoscendo il ruolo chiave delle aziende agricole come fucine di innovazione, lavoro e comunità.

È in questo contesto che si può invertire la tendenza e costruire un futuro sostenibile, ancorato alle tradizioni e proiettato verso l’innovazione.

La valorizzazione della biodiversità ovina, e in particolare delle razze Merinizzata Italiana e Gentile di Puglia, si configura come un elemento imprescindibile per la salvaguardia del patrimonio culturale e paesaggistico italiano.

- pubblicità -
- Pubblicità -
- pubblicità -
Sitemap