La Regione Basilicata ha formalizzato un significativo intervento di sostegno alle famiglie in condizione di vulnerabilità economica, stanziando 300.
000 euro destinati alle diocesi presenti sul territorio regionale.
Questa decisione, improntata a un principio di equità territoriale, si configura come una risposta concreta alle crescenti sfide socio-economiche che affliggono la comunità lucana, esacerbate dagli attuali scenari geopolitici e dall’inflazione persistente.
L’allocazione delle risorse è stata calibrata attraverso un criterio ponderato, basato sulla popolazione residente in ciascuna diocesi.
Tale metodologia – lungi dall’essere meramente formale – riflette un’attenta valutazione della potenziale incidenza di nuclei familiari esposti a forme di precarietà e disagio, riconoscendo che la scala demografica è un indicatore significativo, sebbene non esclusivo, delle necessità locali.
L’approccio risponde all’imperativo di garantire che le risorse siano distribuite in modo proporzionale al fabbisogno, ottimizzando l’impatto dell’azione regionale.
L’Assessore Regionale allo Sviluppo Economico, Francesco Cupparo, ha sottolineato come questo impegno si inserisca in un quadro più ampio di politica sociale, volto a proteggere le fasce più fragili della popolazione.
L’azione regionale non si limita alla mera erogazione di fondi, ma si pone come garante di un sistema di supporto integrato, che mira a prevenire l’aggravamento delle condizioni di indigenza e a promuovere un’effettiva inclusione sociale.
Il sostegno finanziario è concepito come un tassello di un disegno più ampio, che integra iniziative pubbliche e il prezioso contributo del terzo settore e delle organizzazioni caritative.
I fondi assegnati, vincolati a specifici obiettivi, saranno interamente impiegati per l’approvvigionamento e la distribuzione di beni di prima necessità – alimentari, farmaci essenziali e prodotti per l’igiene personale – nonché per il supporto diretto alle spese di gestione familiare, come utenze domestiche e costi di trasporto per l’accesso ai servizi essenziali.
Questa focalizzazione sull’azione diretta mira a garantire un impatto immediato e tangibile sulla vita delle famiglie beneficiarie.
La distribuzione dettagliata dei finanziamenti ha visto l’Arcidiocesi di Matera-Irsina ricevere 127.
801 euro, la Diocesi di Tursi-Lagonegro 109.
418 euro, la Diocesi di Tricarico 28.
011 euro e la Diocesi di Acerenza 34.
768 euro.
Questa ripartizione, pur basandosi su criteri oggettivi, è aperta a revisioni in itinere, al fine di adattarsi a eventuali evoluzioni delle esigenze sul territorio e di garantire una risposta flessibile ed efficace alle sfide emergenti.
La Regione si impegna a monitorare costantemente l’utilizzo dei fondi e a favorire la collaborazione tra enti pubblici, diocesi e organizzazioni di volontariato per massimizzare l’efficacia dell’intervento.