Basilicata al Bivio: Crisi, Esodo e Appello a Roma

La Basilicata si trova a un bivio esistenziale, un punto critico che ne mette a rischio la stessa identità socio-economica.
Non si tratta di una mera constatazione statistica, ma di una profonda crisi strutturale che si manifesta con dati allarmanti: un Prodotto Interno Lordo stagnante, gravemente indietro rispetto alla media meridionale, un esodo silenzioso ma costante di giovani talenti, in particolare figure professionali qualificate, e una progressiva erosione del tessuto industriale e sociale.
Questa emergenza, lungi dall’essere un’anomalia, rappresenta l’aggravarsi di decenni di sottosviluppo e di scelte politiche inadeguate.
La crescente dipendenza dalla cassa integrazione e l’aumento vertiginoso della nuova povertà, fenomeno legato alla precarietà del lavoro e alla frammentazione dei contratti, sono indicatori tangibili di una situazione di profonda incertezza per migliaia di famiglie lucane.

Gli sforzi profusi finora dalle istituzioni regionali, pur lodevoli, appaiono insufficienti per invertire questa tendenza, soffocando ogni barlume di speranza per il futuro.
La richiesta di una “vertenza Basilicata” a Roma, indirizzata ai ministeri competenti, non è un semplice atto formale, ma un appello urgente a un intervento nazionale di ampio respiro.
È necessario un piano strategico che affronti le cause profonde della crisi, promuovendo investimenti mirati, stimolando l’innovazione, creando opportunità di lavoro qualificato e rafforzando il sistema di welfare.
La manifestazione a Melfi, di fronte allo stabilimento Stellantis, simbolo emblematico di questa vertenza, è un atto di denuncia e un grido di speranza.
La crisi Stellantis, con la produzione quasi interrotta e il ricorso massiccio alla cassa integrazione e agli incentivi all’esodo, incide pesantemente sull’economia lucana, aggravando ulteriormente un quadro già drammatico.
Si tratta di un effetto domino che coinvolge l’indotto, con la perdita di migliaia di posti di lavoro indiretti.
La riduzione del personale, da 7.000 a 5.040 unità, testimonia la gravità della situazione.
Ma la crisi Stellantis non è un caso isolato.
Il rischio di chiusura di SmartPaper, con la potenziale perdita di 400 posti di lavoro nel Potentino, e le difficoltà incontrate nel settore delle estrazioni petrolifere, testimoniano un’emergenza sistemica che si estende a macchia d’olio su tutto il territorio regionale.
È imperativo che l’impegno non si limiti alla mera reazione di fronte alle emergenze, ma si traduca in una visione di sviluppo a lungo termine, capace di valorizzare le risorse locali, promuovere la diversificazione economica e contrastare la desertificazione demografica.
La collaborazione tra sindacati, politica, istituzioni e mondo imprenditoriale è essenziale per rilanciare la Basilicata, restituendole dignità, opportunità e futuro.
La sopravvivenza di questa regione non è una questione meramente economica, ma una questione di giustizia sociale e di identità culturale.
È una lotta per la dignità di un popolo e per la salvaguardia di un patrimonio inestimabile.

- pubblicità -
- Pubblicità -
- pubblicità -
Sitemap