domenica 7 Settembre 2025
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Potenza

Basilicata: Crescita imprese fragile, consumi in rallentamento

L’analisi congiunturale fornita dalla Camera di Commercio della Basilicata, con un saldo positivo di 248 imprese al 30 giugno – frutto di 618 nuove immatricolazioni contro 370 cessazioni – costituisce un segnale inequivocabile di vitalità economica regionale, come sottolineato dal Presidente di Confcommercio, Angelo Lovallo.

Tuttavia, questa fotografia apparentemente rosea nasconde tensioni strutturali che sollevano interrogativi significativi per il futuro, in particolare per il tessuto delle micro e piccole imprese del settore terziario.

La resilienza dimostrata finora non deve indurre inautiletudine, anzi, richiede una riflessione approfondita sulle fragilità emergenti.
L’attuale scenario, pur mostrando una crescita nel numero di imprese, è offuscato da un rallentamento nella dinamica dei consumi, un fenomeno che si manifesta con particolare intensità nel settore dei servizi.
Questo indebolimento della domanda interna non è un’anomalia stagionale, ma riflette una problematica più ampia e persistente.
Le famiglie italiane, sempre più gravate da oneri inderogabili, si trovano ad allocare una quota crescente del proprio reddito per soddisfare bisogni primari.

Le proiezioni di Confcommercio, elaborate dall’Ufficio Studi, indicano che nel 2025 la spesa obbligatoria – comprendente costi legati all’abitazione, energia, utenze, assistenza sanitaria, mobilità e assicurazioni – raggiungerà il 42,2% della spesa totale.

Questo dato impone una lettura critica: l’aumento dei costi essenziali limita drasticamente la capacità di spesa discrezionale, penalizzando in modo significativo le attività commerciali che dipendono dalla domanda non strettamente necessaria.
La situazione è ulteriormente aggravata da trend demografici negativi, che riducono la platea potenziale di consumatori, e da un’accelerazione dei cambiamenti nelle abitudini di acquisto, amplificata dalla digitalizzazione e dalla crescente importanza di modelli di consumo sostenibili e personalizzati.
Il tradizionale approccio al commercio al dettaglio sta subendo una trasformazione radicale, richiedendo alle imprese di adattarsi a nuove logiche di mercato, basate sull’esperienza, la personalizzazione e l’integrazione tra online e offline.

L’autunno imminente si preannuncia pertanto come un momento di prova cruciale per le piccole imprese lucane.

Per superare queste sfide, è imperativo rafforzare la loro capacità di resistenza, promuovendo l’innovazione, la formazione del capitale umano e l’adozione di strategie di business flessibili e orientate al cliente.

Saranno necessarie politiche di sostegno mirate, in grado di alleggerire il peso fiscale, favorire l’accesso al credito e incentivare la collaborazione tra imprese, istituzioni e associazioni di categoria, per garantire la sopravvivenza e lo sviluppo sostenibile del tessuto economico regionale.

La sfida è complessa, ma la risposta deve essere altrettanto decisa e lungimirante.

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