Basilicata, futuro industriale a rischio: tra investimenti e incentivi.

Il futuro industriale della Basilicata si gioca su un delicato equilibrio tra ambizioni produttive e concretezza delle risorse disponibili.

Le recenti manifestazioni di interesse delle imprese lucane, attraverso le istanze di credito d’imposta Zes Unica, rivelano un tessuto economico vivace e proiettato verso la crescita, ma si confrontano con una problematica che rischia di minare le fondamenta di questo potenziale.
Nel 2025, le imprese della regione hanno presentato 403 istanze per investimenti complessivi di 266 milioni di euro, richiedendo crediti d’imposta per 111 milioni.
Un dato incoraggiante, che testimonia la capacità di risposta del sistema produttivo lucano agli incentivi previsti dalla Zona Economica Speciale Unica.

Tuttavia, la rideterminazione dell’aliquota agevolativa al 60%, comunicata dall’Agenzia delle Entrate, genera un’incognita significativa, poiché le proiezioni di investimento si sono basate su un livello di supporto finanziario sostanzialmente superiore.

La recente emendamento governativo, che prevede un aumento del credito al 75% per le imprese già ammesse nel 2026, rappresenta un passo avanti, ma non risolve completamente la questione.
Rimangono ancora scoperti circa 28 milioni di euro di crediti, un divario che, se non colmato, potrebbe frenare l’impatto degli investimenti programmati e smorzare l’entusiasmo imprenditoriale.
Francesco Somma, presidente di Confindustria Basilicata, sottolinea con forza la necessità di esplorare vie alternative di finanziamento, indirizzando l’attenzione verso le opportunità offerte dalla politica di coesione europea 2021-2027.

Questa opzione, già contemplata nella legge di bilancio del 2025, si configura come un’ancora di salvezza per colmare il gap finanziario e garantire la piena realizzazione degli investimenti previsti.
L’impegno della Regione Basilicata, guidata dal presidente Bardi, diventa cruciale in questa fase delicata.
È imperativo che l’amministrazione regionale intraprenda con determinazione tutte le azioni tecniche necessarie, in stretto coordinamento con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, per trasformare questa opportunità in realtà.
Solo attraverso una sinergia efficace e una visione strategica condivisa sarà possibile massimizzare l’impatto positivo della Zes Unica e promuovere un rilancio industriale sostenibile e duraturo per la Basilicata.

Il successo di questa iniziativa non è solo una questione economica, ma un elemento fondamentale per la costruzione di un futuro più prospero e inclusivo per l’intera regione.

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