Basilicata: Futuro Industriale e AI, Piano Triennale in ITS

La Regione Basilicata progetta un futuro industriale focalizzato sull’intelligenza artificiale, delineando un piano triennale (2026-2029) che si fonda su un’ambiziosa riqualificazione del sistema di Istruzione Tecnica Superiore (ITS).

L’iniziativa, annunciata dall’assessore allo Sviluppo Economico Francesco Cupparo al termine del ciclo di incontri “IncHUBatori: Next Stop AI”, rappresenta una risposta strategica alle sfide e alle opportunità poste dall’era digitale, con un’attenzione particolare alle aree interne e alle micro, piccole e medie imprese, spesso caratterizzate da una minore propensione all’adozione di tecnologie avanzate.

Gli ITS, veri e propri centri di eccellenza post-diploma, saranno potenziati nei comparti cruciali dell’energia e della meccatronica, diventando fucine di competenze specializzate in intelligenza artificiale, destinate ad alimentare l’innovazione nel tessuto produttivo locale.
Questo investimento strategico si traduce in percorsi formativi mirati, pensati per rispondere alle concrete esigenze del mercato del lavoro e per favorire l’assimilazione di nuove professionalità.

L’approccio regionale non si limita a un mero adeguamento tecnologico, ma mira a una profonda trasformazione culturale.

La digitalizzazione non è più un optional riservato alle grandi realtà industriali, bensì un imperativo per la competitività di tutte le imprese, in un contesto globale sempre più accelerato.

L’intelligenza artificiale, in particolare, emerge come una leva fondamentale per migliorare l’efficienza operativa, elevare la qualità dei prodotti e servizi, e aumentare la resilienza aziendale, ovvero la capacità di affrontare e superare crisi e shock esterni.
La Regione Basilicata è consapevole che questa transizione digitale richiede un cambiamento di mentalità e un forte coinvolgimento delle nuove generazioni.

L’innovazione non è un processo solitario, ma si alimenta di collaborazione, condivisione di conoscenze e creazione di reti di talento.

Si tratta di costruire un ecosistema in cui le competenze si integrano e si valorizzano reciprocamente, generando nuove opportunità di crescita e sviluppo.

In un’ottica di responsabilità sociale e etica, l’iniziativa si ispira alle recenti riflessioni di Papa Leone XIV, che sottolinea l’importanza di preservare e rispettare la dignità umana nell’era dell’intelligenza artificiale.

L’auspicio è che il progresso tecnologico sia al servizio del bene comune, contribuendo a costruire un futuro più equo, sostenibile e prospero per tutti.
La vera sfida, dunque, non è solo quella di sviluppare tecnologie avanzate, ma di farlo in modo consapevole e responsabile, garantendo che l’innovazione sia un motore di inclusione sociale e di progresso umano.

Il futuro industriale lucano si progetta così, intrecciando competenze digitali e valori etici, per un’evoluzione sostenibile e centrata sulla persona.

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