La Regione Basilicata si appresta a ridisegnare radicalmente il proprio sistema di mobilità con l’approvazione del disegno di legge istitutivo di Basilicata Mobilità SpA, un’agenzia regionale destinata a fungere da fulcro strategico per il trasporto pubblico locale.
L’iniziativa, promossa dalla Direzione Generale Infrastrutture e Mobilità e ora all’attenzione del Consiglio regionale, rappresenta un intervento strutturale volto a superare la frammentazione esistente e a innalzare la qualità e l’efficienza del servizio offerto ai cittadini.
L’ente, configurato come società *in house*, si propone di orchestrare una visione unitaria delle reti di trasporto, implementando una pianificazione integrata e promuovendo un’evoluzione concreta verso un modello intermodale.
Questa transizione non si limita alla mera coordinazione, ma implica una profonda riorganizzazione delle dinamiche attuali, con l’obiettivo di ottimizzare l’allocazione delle risorse e di favorire una maggiore sinergia tra le diverse componenti del sistema.
“Il nostro obiettivo è creare un ecosistema della mobilità più performante, capace di rispondere in modo efficace alle esigenze dei cittadini lucani e di promuovere lo sviluppo del territorio,” ha dichiarato il vicepresidente della Giunta e assessore alle Infrastrutture e ai Trasporti, Pasquale Pepe.
“La creazione di Basilicata Mobilità SpA è un passo fondamentale per semplificare l’offerta di servizi, migliorare la loro fruibilità e rendere il comparto del trasporto pubblico più competitivo.
Questo modello permette una gestione più centralizzata, favorendo l’innovazione e l’ottimizzazione delle risorse.
“Un elemento cruciale della riforma risiede nella capacità di recuperare l’IVA sui contratti di servizio, un beneficio derivante proprio dalla configurazione societaria dell’agenzia.
Si stima che questo meccanismo generi un risparmio annuale significativo, nell’ordine dei 10 milioni di euro, risorse che saranno reinvestite nel miglioramento delle prestazioni del servizio e nell’ampliamento dell’offerta.
Questa operazione finanziaria, peraltro, libera risorse che altrimenti confluiscono nel sistema fiscale generale, contribuendo a una gestione più efficiente del denaro pubblico.
La riforma non si limita alla gestione finanziaria, ma apre la strada a una più ampia gamma di funzioni per l’agenzia, tra cui la gestione del patrimonio funzionale legato al TPL e la realizzazione diretta di opere infrastrutturali.
Questo ampliamento delle competenze mira a ridurre ulteriormente la quota di IVA non recuperabile dalla Regione e a garantire un investimento mirato sulle infrastrutture e sull’innovazione tecnologica nel settore della mobilità.
L’iniziativa si pone, quindi, come un esempio di come un approccio strategico e integrato possa contribuire a creare un sistema di trasporto pubblico più sostenibile, efficiente e al servizio delle esigenze della collettività, promuovendo al contempo lo sviluppo economico e la competitività del territorio lucano.






