La Basilicata si presenta come un modello virtuoso nella gestione dei fondi europei destinati all’agricoltura, con un impegno di risorse che supera significativamente le medie nazionali, attestandosi all’117% per l’impegno e al 105% per la contrattazione.
Ad oggi, oltre 744 milioni di euro sono stati erogati, a testimonianza di una gestione efficiente e proattiva.
Queste performance, esposte durante l’intervento dell’Assessore all’Agricoltura Carmine Cicala all’evento Atreju 2025, non rappresentano semplicemente numeri, ma il risultato di scelte strategiche e coraggiose, che riflettono l’aspirazione del Sud a non essere percepito come mero destinatario di aiuti, bensì come motore di sviluppo e innovazione.
L’Assessore, durante il panel “Coltiviamo l’Italia”, ha sottolineato come la sfida più pressante per la regione non sia solo di natura economica, ma soprattutto demografica.
Il bando SRE01, che ha visto la partecipazione di oltre 350 giovani lucani, ne è una prova tangibile, incarnando un segnale forte di fiducia nel futuro agricolo della regione.
L’obiettivo è chiaro: creare un ambiente favorevole per i giovani, incentivandoli a rimanere, investire e costruire il proprio futuro in Basilicata.
Un esempio emblematico di questa trasformazione è rappresentato dal progetto innovativo sulla filiera del cinghiale.
L’amministrazione regionale ha saputo trasformare un problema, l’emergenza legata alla fauna selvatica, in un’opportunità di sviluppo economico e di controllo del territorio.
L’implementazione di un sistema di tracciabilità totale tramite l’app XCaccia, il rigoroso monitoraggio veterinario e la trasformazione dei prodotti con il marchio “Compra Lucano” hanno permesso alla Basilicata di ottenere un importante declassamento delle zone di restrizione PSA da parte della Commissione Europea, con l’obiettivo ambizioso di raggiungere la zona libera totale.
Nonostante una grave carenza idrica, pari a 50 milioni di metri cubi rispetto al 2023, la Basilicata ha garantito la produzione agricola, evitando un collasso, grazie a misure emergenziali, soluzioni tecniche rapide e un costante monitoraggio.
L’ottenimento dell’IGP per la fragola di Basilicata e il rilancio di Alsia, l’ente regionale per la ricerca e l’innovazione, dopo un periodo di commissariamento, rappresentano ulteriori successi.
L’assessore ha inoltre sottolineato la recente parifica parziale presso la Corte dei Conti di Potenza, che conferma la capacità della Regione nel rispettare i tempi, gli obiettivi e gli impegni europei.
“Quando le Regioni funzionano, l’Europa non è un problema, ma un’opportunità”, ha affermato Cicala, riconoscendo il ruolo del Ministro Lollobrigida nel riportare l’agricoltura italiana al centro delle politiche nazionali ed europee.
Per il futuro, l’assessore ha individuato tre priorità operative: la necessità di risorse per la chiusura della programmazione (oltre 30 milioni per il 2025), la semplificazione della burocrazia europea e la garanzia di una programmazione pluriennale stabile per gli agricoltori.
La Basilicata si pone come un laboratorio di eccellenza, dimostrando come competenza, coraggio e visione possano trasformare le sfide in opportunità.
La chiave per contrastare lo spopolamento risiede nella creazione di prospettive concrete per i giovani, non attraverso sussidi, ma attraverso la possibilità di costruire un futuro solido e prospero.
Se una regione piccola come la Basilicata può raggiungere questi risultati, immaginate cosa potrebbe fare un’Italia che investe nel suo settore primario come pilastro fondamentale del Paese.






