giovedì 25 Settembre 2025
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Basilicata: Urgenza Nazionale e Vertenza per il Futuro

La richiesta di un’urgenza di intervento nazionale per la Basilicata, sollevata dal Segretario Generale della Cgil regionale, Fernando Mega, si configura come un campanello d’allarme di portata strategica.
Non si tratta di una mera richiesta di gestione emergenziale, ma di un’esplicita sollecitazione all’apertura di una vera e propria vertenza istituzionale presso il governo centrale, un tavolo di confronto e programmazione che coinvolga tutti gli attori rilevanti del territorio.
La preoccupazione di Mega non si limita all’andamento del settore automotive, già segnato da sfide complesse, ma abbraccia l’intero tessuto economico lucano, con particolare attenzione al delicato comparto delle estrazioni petrolifere.
L’inadempienza, protrattasi nel tempo, del programma “no oil” emerge come un elemento critico, aggravato dalla significativa importanza energetica della Basilicata per il paese.
Questa dipendenza, unita alla vicinanza di una fase di declino nella produzione petrolifera e, conseguentemente, nella disponibilità di royalties, fondamentali per il bilancio regionale, crea una situazione di estrema vulnerabilità.
La gestione di questo passaggio, che incide direttamente sulla capacità di investimento pubblico e sulla tenuta sociale, richiede una pianificazione accurata e una mobilitazione di risorse che trascendono le capacità locali.

La vertenza lucana, come la definisce Mega, non può essere affrontata in silos settoriali, ma deve assumere una visione sistemica.

La vicenda Smartpaper, simbolo di ambizioni innovative soffocate da difficoltà di realizzazione, rappresenta un monito sulla necessità di un approccio integrato, in grado di valorizzare le eccellenze locali, promuovere la ricerca e lo sviluppo, e attrarre investimenti esterni.

L’autunno che si prospetta è destinato ad essere particolarmente intenso sul fronte del lavoro.
Le difficoltà occupazionali, la stagnazione produttiva e le carenze infrastrutturali, esacerbate dalla crisi energetica e dalle sue ripercussioni economiche, richiedono un intervento risoluto e condiviso.
La gravità della situazione, che Mega definisce senza attenuazioni, impone un cambio di paradigma, superando logiche partitiche, divisioni sindacali e interessi particolari.

La richiesta di Mega non è un atto di accusa, ma un appello alla responsabilità collettiva.

È un invito a Confindustria Basilicata, alle associazioni datoriali, alle organizzazioni sindacali, alla politica lucana, a trascendere le differenze e a collaborare attivamente per la definizione di soluzioni concrete e sostenibili.
Magioranza e opposizione, chiamati a condividere un obiettivo comune, devono mettere da parte le rivalità e agire nell’interesse esclusivo del territorio e dei suoi cittadini.

Solo un approccio unitario e strategico potrà consentire alla Basilicata di superare questa fase critica e di costruire un futuro più prospero e resiliente.

La vertenza lucana, dunque, si configura come una sfida non solo economica, ma anche di civiltà e di visione politica.

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