Il mercato del lavoro in Basilicata si appresta a un’estate caratterizzata da un incremento significativo di opportunità occupazionali, con una stima di circa 5.
090 nuovi contratti attivati nel mese di luglio.
L’analisi, condotta attraverso il Sistema Informativo Excelsior, uno strumento congiunto di Unioncamere e del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, dipinge un quadro di dinamismo, seppur segnato da alcune sfide strutturali.
Un dato particolarmente rilevante è l’intenzione, manifestata dal 20% delle imprese regionali, di procedere a nuove assunzioni.
Questa propensione all’espansione del personale si riflette principalmente nel settore dei servizi, che assorbirà la maggior parte delle nuove entrate (54% del totale), con una focalizzazione particolare sui comparti dell’alloggio e ristorazione (che vedrà l’inserimento di 970 lavoratori) e dei servizi alla persona (680 ingressi).
L’impatto di queste assunzioni si concentrerà prevalentemente sulle micro e piccole imprese, che costituiscono la spina dorsale del tessuto economico regionale e che accoglieranno il 78% dei nuovi contratti.
Questa concentrazione nelle realtà aziendali di minori dimensioni sottolinea la necessità di politiche mirate a sostenere la crescita e lo sviluppo di queste imprese, spesso caratterizzate da risorse limitate.
Nonostante il segnale positivo di crescita, il bollettino Excelsior mette in luce una problematica cronica: la marcata prevalenza di contratti a termine.
L’87% delle nuove assunzioni previste si configura come precario, mentre solo il 13% sarà a tempo indeterminato.
Questo dato evidenzia una tendenza al lavoro flessibile, spesso funzionale a soddisfare esigenze di breve termine, ma che rischia di compromettere la stabilità occupazionale e la pianificazione del futuro per i lavoratori.
In aggiunta alla precarietà, emerge una significativa difficoltà da parte delle imprese nel reperire le competenze richieste.
Il 46% delle aziende intervistate segnala di non riuscire a trovare i profili professionali desiderati, suggerendo un disallineamento tra l’offerta formativa esistente e la domanda di lavoro reale.
Questo divario richiede un’azione concertata tra istituzioni, scuole, centri di formazione professionale e imprese per promuovere percorsi di aggiornamento e riqualificazione professionale mirati alle esigenze del mercato del lavoro.
Le professioni più richieste in questo scenario includono quelle commerciali e di servizio (con 1.
960 posizioni aperte), gli operai specializzati e i conduttori di impianti (1.
380 entrate) e i profili generici (1.
060).
Questo dato indica una forte domanda di figure professionali con competenze specifiche, ma anche la necessità di formare e aggiornare costantemente il capitale umano per rispondere alle evoluzioni del mercato.
L’attenzione alla formazione continua e all’adattamento delle competenze rappresenta quindi un fattore cruciale per favorire l’occupazione e la crescita economica sostenibile nella regione Basilicata.