Una significativa rappresentanza di leader e membri della Coldiretti lucana ha recentemente partecipato all’Assemblea Nazionale dell’organizzazione, un evento di rilevanza strategica che ha visto la convergenza di agricoltori da ogni regione italiana a Roma.
L’incontro, presieduto dal presidente Ettore Prandini e animato dalle riflessioni del segretario generale Vincenzo Gesmundo, ha rappresentato un’occasione cruciale per delineare le sfide e le priorità che attendono il settore primario italiano.
La presenza di figure istituzionali di spicco, come Raffaele Fitto, Vicepresidente Esecutivo della Commissione Europea, Commissario per la Politica Regionale e di Coesione, e Francesco Lollobrigida, Ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare, ha conferito all’assemblea un peso politico ancora maggiore.
Queste figure, chiamate a confrontarsi direttamente con le istanze provenienti dal campo, hanno potuto apprezzare in prima persona l’urgenza delle problematiche sollevate.
Al centro del dibattito si è posta, con particolare acuziezza, la questione della riforma della Politica Agricola Comune (PAC) per il periodo 2028-2034.
La prevista transizione verso un fondo unico che congiunge le politiche agricole con quelle di coesione, lungi dall’essere percepita come una semplificazione, è stata interpretata dalla Coldiretti lucana come una potenziale minaccia per la sostenibilità del settore, con il rischio di una riduzione degli investimenti dedicati specificamente all’agricoltura.
La delegazione lucana ha sottolineato come tale revisione, se attuata senza un’attenta valutazione delle specificità territoriali e delle esigenze produttive locali, possa compromettere la competitività delle aziende agricole, esacerbando le fragilità strutturali già esistenti, soprattutto nelle aree marginali e in quelle montane, come la Basilicata stessa.
Si è auspicato un confronto più aperto e costruttivo con le istituzioni europee, volto a garantire un sistema di finanziamenti che risponda alle reali necessità del settore, promuovendo al contempo l’innovazione, la transizione ecologica e la tutela delle risorse naturali.
Oltre alla questione PAC, l’assemblea ha offerto l’opportunità di discutere temi cruciali per il futuro dell’agricoltura italiana, tra cui la necessità di rafforzare la filiera corta, valorizzare i prodotti tipici, contrastare l’abbandono dei territori rurali e promuovere una cultura alimentare più consapevole e sostenibile.
La Coldiretti lucana ha ribadito il proprio impegno a sostenere gli agricoltori del territorio, difendendo i loro interessi e contribuendo a costruire un futuro più prospero e resiliente per l’agricoltura italiana.