sabato 9 Agosto 2025
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Crisi automotive a Melfi: licenziamenti e futuro incerto per l’indotto.

La crisi che attanaglia l’indotto automotive di Melfi, in Basilicata, si fa sempre più stringente, con la Lgs Logistica che ha recentemente comunicato l’invio di lettere di licenziamento a 25 lavoratori.
Questo ennesimo colpo, arrivato in un periodo di ferie e riposo, preannuncia un Ferragosto particolarmente difficile per le famiglie coinvolte, e solleva preoccupazioni su ulteriori licenziamenti imminenti.

La situazione è drammatica: molte aziende dell’indotto, a quanto pare, hanno perso la totalità delle commesse che un tempo le sostenevano, un declino che si somma a un panorama lavorativo già segnato dalla cassa integrazione come misura prevalente.

La Uilm e la Fismic Basilicata, da tempo sul fronte della battaglia per i diritti dei lavoratori, segnalano la gravità di una crisi sistemica che affligge l’intero settore automobilistico.

Non si tratta di un problema isolato, ma di una manifestazione più ampia di fragilità strutturali e di una dipendenza eccessiva da un unico committente.
Le ripetute richieste di intervento, avanzate a diversi livelli istituzionali, purtroppo sono rimaste in gran parte inascoltate.
L’attuale modello di sviluppo industriale, caratterizzato dalla mono-committenza, si rivela un punto di vulnerabilità insostenibile.
Quando l’unica fonte di lavoro cessa, l’azienda e i suoi dipendenti si trovano senza rete, precipitando in una spirale negativa di disoccupazione e incertezza economica.

È imperativo un cambio di paradigma che promuova la diversificazione delle commesse, l’innovazione e la capacità di adattamento alle mutevoli dinamiche del mercato globale.
I sindacati intendono convocare un incontro urgente con il Dipartimento delle Attività Produttive della Regione Basilicata.

L’obiettivo è valutare la possibilità di estendere gli ammortizzatori sociali per un ulteriore anno, sfruttando le misure previste per le aree di crisi industriale complesse.

Questa soluzione, oltre a ridurre il peso economico sulle aziende, permetterebbe ai lavoratori di accedere ai programmi di riqualificazione professionale proposti dalla Regione, un investimento cruciale per il futuro e per la loro reinserimento nel mondo del lavoro.

È necessaria una visione strategica che coniughi il sostegno immediato al reddito con l’investimento in competenze, preparandosi a un futuro che richiederà figure professionali aggiornate e flessibili, capaci di rispondere alle nuove sfide del settore automotive e non solo.
La ripresa economica della Basilicata passa inevitabilmente attraverso la salvaguardia dell’occupazione e la creazione di nuove opportunità per i lavoratori dell’indotto automotive.

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