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Droni in agricoltura: via libera al futuro dell’agricoltura italiana

L’avvio di una nuova era per l’agricoltura lucana e nazionale è segnato dall’approvazione al Senato di un emendamento chiave che liberalizza l’impiego di droni nel settore primario.
Questo passaggio legislativo, integrato nel disegno di legge “Semplificazioni”, non rappresenta un mero adempimento burocratico, bensì un volano per la modernizzazione del comparto agricolo, incentivando l’adozione di tecnologie all’avanguardia e aprendo nuove prospettive di sviluppo per le imprese agricole.
La decisione del Senato, come sottolinea Coldiretti Basilicata, inquadra un processo di trasformazione profonda.

L’agricoltura, storicamente caratterizzata da pratiche tradizionali, si appresta a integrare la precision farming, il monitoraggio remoto e l’analisi dei dati in tempo reale, grazie alla flessibilità normativa ora concessa.

Questo significa non solo ottimizzazione delle risorse idriche e fertilizzanti, cruciale in un contesto di crescenti preoccupazioni ambientali e costi energetici elevati, ma anche una riduzione dell’impatto ambientale complessivo delle attività agricole.

L’investimento in tecnologie 4.0 e 5.0, già stimato in 2,3 miliardi di euro secondo l’analisi Coldiretti Smart Agrifood, conferma la crescente consapevolezza del ruolo trasformativo dell’innovazione.

Attualmente, una superficie di oltre 1 milione di ettari, pari al 9,5% del totale nazionale, beneficia di queste soluzioni avanzate.

Questo dato evidenzia un trend inarrestabile verso un’agricoltura sempre più data-driven, in cui le decisioni sono guidate da informazioni precise e tempestive.

Il passaggio legislativo non si traduce solamente in un incremento dell’efficienza produttiva, ma stimola anche la creazione di nuove opportunità lavorative.
L’avvento del dronista agricolo, figura professionale specializzata nella mappatura dei terreni, nell’analisi delle condizioni delle colture e nella distribuzione mirata di trattamenti fitosanitari e concimazioni, è solo uno dei tasselli di una più ampia riqualificazione del capitale umano nel settore primario.
Coldiretti stima la necessità di almeno 5.000 nuove posizioni lavorative nei prossimi anni per sostenere la digitalizzazione del settore, un segnale di vitalità e progresso per l’economia rurale.

L’approvazione al Senato è un passo fondamentale, ma il percorso legislativo non è concluso: il disegno di legge “Semplificazioni” dovrà ora essere ratificato dalla Camera dei Deputati.
L’urgenza di questo adempimento è chiara: solo una rapida e definitiva approvazione permetterà alle imprese agricole lucane di sfruttare appieno le potenzialità offerte dalle nuove tecnologie, garantendo loro la competitività necessaria per affrontare le sfide del mercato globale e contribuire a un modello di produzione agricola sempre più sostenibile e resiliente, in grado di conciliare l’efficienza economica con la tutela dell’ambiente e la valorizzazione del territorio.
Questo, in definitiva, rappresenta un investimento nel futuro dell’agricoltura italiana.

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