L’Azienda Sanitaria di Potenza (ASP) ha implementato un’iniziativa strategica a favore delle persone affette da Disturbi del Neurosviluppo (DNS), specificamente quelli appartenenti allo spettro autistico, attraverso la creazione di un fondo dedicato.
Questa misura, finanziata dalla Regione Basilicata con un investimento di 200.
000 euro, si concretizza in voucher sociosanitari destinati a chi ne farà richiesta, rappresentando un tassello fondamentale in un percorso di assistenza che guarda alla persona nella sua interezza.
L’approccio adottato dall’ASP mira a superare la tradizionale frammentazione dei servizi, proponendo un modello integrato e personalizzato.
Questo sistema si fonda su progetti individualizzati, attentamente calibrati in base alle specifiche esigenze diagnostiche e ai piani di intervento già in atto – siano essi di natura sanitaria, scolastica, lavorativa o sociale.
L’obiettivo primario è il benessere complessivo dell’individuo, promuovendo attivamente l’inclusione sociale e il raggiungimento di una maggiore autonomia, elementi cruciali per una piena realizzazione personale.
La Direzione Strategica dell’ASP, guidata dal Direttore Generale Pierluigi Gigliucci e dal Direttore Sanitario Luigi D’Angola, sottolinea l’importanza di concepire l’assistenza come un investimento a lungo termine, che accompagni la persona nel corso dell’intera esistenza.
Questa visione implica la creazione di opportunità concrete, inserite in un contesto più ampio che consideri le aspirazioni, le potenzialità e le sfide che si presentano in ogni fase della vita.
L’iniziativa si basa su una solida base di interventi preesistenti, volti a migliorare la diagnosi, la cura e l’abilitazione delle persone con DNS, nonché a fornire un sostegno concreto alle famiglie coinvolte.
Questi interventi hanno già prodotto risultati significativi in ambiti quali l’inclusione scolastica e lavorativa, la prevenzione della discriminazione, la gestione di comportamenti problematici, l’acquisizione di competenze per l’autonomia domestica e abitativa, e lo sviluppo di competenze pre-lavorative.
L’allocazione di risorse a Enti del Terzo Settore attraverso appositi bandi ha permesso di rafforzare ulteriormente questa rete di supporto, garantendo un’offerta diversificata e capillare sul territorio.
L’implementazione di questo fondo rappresenta un passo avanti significativo verso un sistema di assistenza più efficace, attento e centrato sulla persona, in linea con le più recenti evidenze scientifiche e le best practices internazionali nel campo della neurodiversità.
La sfida futura sarà quella di monitorare costantemente l’impatto di queste misure e di adattarle in modo flessibile per rispondere alle mutevoli esigenze del territorio e delle persone che vivono con i DNS.