La conquista del marchio comunitario IGP (Indicazione Geografica Protetta) per la Fragola della Basilicata costituisce una pietra miliare per l’agricoltura regionale, un risultato di portata strategica che consolida la leadership italiana in questo settore primario.
Per la Basilicata, primissima regione produttrice di fragole in Italia, l’IGP non è semplicemente un riconoscimento, ma uno strumento di sviluppo economico e culturale, capace di stimolare l’innovazione, proteggere un patrimonio e proiettare l’immagine del territorio.
Questo traguardo, frutto di anni di impegno congiunto tra produttori, associazioni di categoria e istituzioni, celebra la qualità intrinseca del frutto e l’eccellenza di una filiera agroalimentare radicata nel territorio.
La decisione della Commissione Europea, infatti, non si limita a validare le caratteristiche organolettiche e la tipicità della fragola, ma riconosce la profonda connessione tra il prodotto e il suo ambiente di origine.
La peculiarità della Fragola della Basilicata è inestricabilmente legata alle condizioni pedoclimatiche uniche del Metapontino, un microcosmo agricolo dove la fertile terra vulcanica, le temperature miti e l’esposizione solare creano un ambiente ideale per la coltivazione di questo frutto pregiato.
A questo si aggiunge il sapere artigianale tramandato di generazione in generazione, un know-how produttivo che ha permesso agli agricoltori lucani di affinare tecniche di coltivazione e di raccolta che esaltano le caratteristiche distintive del prodotto.
Il distretto di produzione, che include comuni come Bernalda, Montalbano Jonico, Montescaglioso, Nova Siri, Pisticci, Policoro, Rotondella, Scanzano Jonico e Tursi, rappresenta un vero e proprio motore economico per la regione.
I circa 1.200 ettari coltivati generano una produzione annuale di 500.000 quintali, con un valore economico stimato di 150 milioni di euro, impiegando oltre 10.000 persone nella filiera.
La fragolicoltura non è quindi solo un’attività agricola, ma un sistema complesso che coinvolge famiglie, cooperative, imprese di trasformazione e canali di commercializzazione.
L’ottenimento dell’IGP rappresenta una tutela fondamentale per i consumatori, che potranno distinguere con certezza la Fragola della Basilicata da prodotti di origine diversa, garantendo l’autenticità e la tracciabilità del prodotto.
Allo stesso tempo, il marchio IGP stimola gli agricoltori ad adottare pratiche agricole sostenibili e a rispettare rigorosi disciplinari, contribuendo alla salvaguardia dell’ambiente e alla valorizzazione del territorio.
La proiezione sui mercati internazionali sarà potenziata, aprendo nuove opportunità di esportazione e rafforzando l’identità agroalimentare della Basilicata, un tesoro da custodire e promuovere con orgoglio.
Il futuro della fragolicoltura lucana si preannuncia ricco di prospettive, grazie alla combinazione di tradizione, innovazione e sostenibilità.







