Mattatoio di Laurenzana: Rinasce Polo Strategico per Cinghiali e Agroalimentare Lucano

Rinascita e Valorizzazione: Il Mattatoio di Laurenzana Diventa Polo Strategico per la Gestione della Fauna Selvatica e la Filiera del Cinghiale in BasilicataUn’antica struttura, simbolo di un’economia agroalimentare in trasformazione, risorge in Basilicata: l’ex mattatoio comunale di Laurenzana, nel potentino, si reinventa come un moderno centro di raccolta dedicato alla gestione della popolazione di cinghiali e alla promozione di una filiera agroalimentare regionale innovativa, affidata alla società EcoWild.

L’evento inaugurale, a cui hanno partecipato figure chiave della Regione, enti di controllo, associazioni di categoria e rappresentanti degli Ambiti Territoriali di Caccia (ATC), sottolinea l’impegno concreto nel contrastare una sfida complessa e trasformarla in un’opportunità di sviluppo sostenibile per il territorio.
Il progetto, lungimirante e articolato, si pone obiettivi ambiziosi: ridurre drasticamente la popolazione di cinghiali, stimando un abbattimento di 45-50 mila capi nei prossimi tre anni, e, parallelamente, valorizzare le risorse animali attraverso la commercializzazione della carne di cinghiale con il marchio distintivo “Compra Lucano”.

Questa iniziativa non si limita al controllo della fauna selvatica, ma mira a costruire una filiera completa, dalla raccolta alla trasformazione, creando opportunità di lavoro e stimolando l’economia locale.
L’Assessore alle Politiche Agricole, Carmine Cicala, ha enfatizzato l’importanza di un approccio integrato, che coinvolga tutti gli attori della filiera: agricoltori, allevatori, cacciatori, trasformatori e istituzioni.

“Questa è una vera sfida”, ha dichiarato, “trasformare un problema in una risorsa, promuovere il territorio attraverso i nostri prodotti e creare valore aggiunto.
” L’iniziativa non si limita alla gestione della fauna selvatica, ma si pone come catalizzatore di sviluppo economico e sociale, tutelando al contempo la biodiversità e il patrimonio agroalimentare regionale, mitigando i rischi sanitari e preservando la salute del suinicolo locale.
Finora, sono state lavorate oltre duemila carcasse, frutto di più di cinquemila abbattimenti effettuati quest’anno, a testimonianza dell’impegno costante nel controllo della popolazione di cinghiali.

Il centro di Laurenzana, un punto nevralgico della filiera, è attrezzato per svolgere attività cruciali: rilievo dei parametri biometrici, eviscerazione (ove necessario), prelievo di campioni per analisi di laboratorio e stoccaggio temporaneo delle carcasse.
La struttura si integra in una rete di 12 centri di raccolta attivi dislocati in diversi comuni lucani, con ulteriori procedure in corso in altri territori.
Per le aree del Programma Operativo Val d’Agri-Melandro-Sauro-Camastra, è attivo un servizio di raccolta carcasse h24, garantito dalla ditta Leuci Pelle, a supporto della gestione di incidenti stradali.

I prodotti trasformati a marchio “Compra Lucano” testimoniano la diversificazione della filiera: prosciutto cotto, wurstel, mortadella, salsiccia, mezzene e polpa destinata a diversi tagli di carne di cinghiale, offrendo al consumatore una gamma di prodotti di alta qualità, legati al territorio e alla tradizione.
L’Assessore Cicala ha definito l’iniziativa un progetto “ambizioso e deciso”, che unisce la tutela dell’ambiente, la sicurezza alimentare, la promozione del territorio e la creazione di nuove opportunità economiche, consolidando l’immagine della Basilicata come regione d’eccellenza, capace di coniugare innovazione e rispetto delle proprie radici.

È un sistema armonico che mira a raggiungere gli obiettivi stabiliti, garantendo un futuro sostenibile per l’agricoltura, l’allevamento e l’intera comunità lucana.

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