Crisi produttiva e transizione strategica: Melfi al crocevia tra sfide occupazionali e nuove prospettiveIl primo semestre del 2025 ha segnato un profondo ridimensionamento dell’attività produttiva nello stabilimento Stellantis di Melfi, con un crollo del -59,4% rispetto al periodo precedente e una perdita devastante dell’88% rispetto ai livelli pre-pandemia. Questi dati, analizzati dalla Fim Cisl, collocano Melfi tra gli stabilimenti del Gruppo con il calo più significativo di volumi di produzione, superando le 27.950 unità. Questa contrazione ha già lasciato un segno tangibile sull’occupazione, con circa 2.200 lavoratori che hanno volontariamente lasciato l’azienda attraverso incentivi, riducendo l’organico a 4.860 unità.Il rallentamento della produzione è stato in parte mitigato dalla ripresa, seppur limitata, della produzione della 500X, destinata al mercato algerino. Parallelamente, continua la produzione di Compass e Renegade, pur con una riduzione del 37%, mentre sono iniziati i primi cicli produttivi della DS8 e di altri modelli in numero esiguo.La situazione è ulteriormente aggravata da un quadro di fermi produttivi prolungati, gestiti attraverso il Contratto di Solidarietà. Durante questi periodi, l’utilizzo medio del Contratto di Solidarietà ha coinvolto quotidianamente circa 3.160 lavoratori, sottolineando una gestione della forza lavoro contingente, volta a contenere i costi in un contesto di scarsa domanda.Lo stabilimento di Melfi si trova nel cuore di una transizione epocale, legata all’introduzione della nuova piattaforma BEV Stla Medium. Un elemento cruciale, frutto di un’intensa attività sindacale, è stata la revisione del piano industriale iniziale, che prevedeva originariamente una produzione esclusivamente elettrica. La nuova strategia prevede l’introduzione di versioni ibride per la maggior parte dei modelli, ampliando il portafoglio a sette modelli rispetto ai quattro inizialmente previsti, con l’obiettivo di massimizzare i volumi e garantire la sostenibilità dell’occupazione. Il cronoprogramma prevede un flusso continuo di nuovi modelli, a partire dalla DS8 elettrica all’inizio del 2025, seguita dalla Jeep Compass elettrica nella seconda metà dello stesso anno, e proseguendo con la Compass ibrida e la DS7 (sia elettriche che ibride) nel primo semestre del 2026, fino all’introduzione della Lancia Gamma (anche questa in versione elettrica e ibrida) nel secondo semestre del 2026.La crisi produttiva ha ripercussioni anche sull’indotto, con un impatto significativo sulla filiera. La Fim Cisl sollecita l’utilizzo di ammortizzatori sociali e l’adozione di politiche preferenziali per le aziende locali, al fine di sostenere la rete di fornitori e preservare i posti di lavoro indiretti.La Fim Cisl sta intraprendendo azioni a livello istituzionale per tutelare l’occupazione e supportare le imprese nella transizione industriale, auspicando l’attivazione di strumenti previsti negli accordi di programma e nelle aree di crisi complessa, al fine di attrarre nuovi investimenti e offrire prospettive concrete per l’intero territorio, a Melfi e nel Vallo di Melfi. La situazione richiede un impegno programmatico atto tutti gli attori locali.
Melfi, fabbrica Stellantis: crisi produttiva e futuro incerto
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