venerdì 12 Settembre 2025
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Melfi: transizione industriale, non un addio al territorio.

La transizione industriale non deve configurarsi come una giustificazione per l’abbandono del territorio e delle sue comunità, bensì come un’opportunità di rinnovamento e crescita sostenibile.

Questa è la ferma presa di posizione della segretaria regionale della Fiom Cgil Basilicata, Giorgia Calamita, espressa durante l’assemblea sindacale di Lavello, un momento cruciale per il futuro produttivo dell’area di Melfi, fulcro dell’industria automobilistica lucana e del suo indotto.
L’incontro, animato da un acceso dibattito e partecipato da rappresentanti regionali e nazionali della Fiom Cgil, tra cui Ciro D’Alessio, ha evidenziato la crescente preoccupazione per le conseguenze della crisi del settore automotive, esacerbata dalla rapida transizione verso la mobilità elettrica.
Il ritardo nell’attuazione degli investimenti promessi rischia di compromettere la tenuta occupazionale, incrementare la dipendenza dagli ammortizzatori sociali e generare un impatto devastante sull’intera filiera.

La segretaria Calamita ha sottolineato con forza la necessità di un approccio strategico e proattivo da parte delle istituzioni, a livello regionale e nazionale, per scongiurare la desertificazione industriale di Melfi.
Non si tratta solo di proteggere i posti di lavoro esistenti, ma di costruire un futuro industriale solido e competitivo, capace di valorizzare le competenze e la professionalità delle maestranze locali.
La Fiom Cgil Basilicata rivendica politiche industriali lungimiranti, che vadano oltre la mera assistenza sociale, promuovendo investimenti strutturali in ricerca e sviluppo, formazione professionale e innovazione tecnologica.
È imperativo che le aziende, le istituzioni e i sindacati collaborino per definire un piano industriale dettagliato, che preveda non solo volumi di produzione significativi, ma anche garanzie salariali, condizioni di lavoro dignitose e percorsi di crescita professionale per tutti i lavoratori.
La segretaria Calamita ha annunciato un’intensificazione dell’attività sindacale, con un impegno costante sul territorio, a fianco dei lavoratori e delle lavoratrici, per difendere i diritti acquisiti e per costruire un futuro più giusto e prospero per l’automotive lucano.

Saranno programmate iniziative di sensibilizzazione e mobilitazione, coinvolgendo attivamente la base sindacale, per sollecitare risposte concrete e per riaccendere la speranza in un futuro di lavoro e sviluppo per la regione.
La sfida è complessa, ma la determinazione della Fiom Cgil rimane incrollabile: garantire un futuro industriale sostenibile, che ponga al centro il valore del lavoro e il benessere delle comunità locali.

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