mercoledì 17 Settembre 2025
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Mercato del Lavoro in Basilicata: 4.550 Assunzioni e Sfide Future

Il mercato del lavoro lucano, proiettato verso settembre, disegna un quadro complesso e articolato, con previsioni di 4.550 nuove assunzioni.

Questo dato, pur indicando una dinamica positiva, si colloca in un contesto di rallentamento rispetto all’anno precedente, suggerendo una certa cautela da parte delle imprese.

L’analisi, elaborata dal Sistema Informativo Excelsior, frutto di una sinergia tra Unioncamere e il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, mette in luce una marcata prevalenza di contratti a termine (86%), un dato che solleva interrogativi sulla stabilità occupazionale e la capacità di attrarre e trattenere talenti nel territorio.
La debolezza nella ripartizione delle assunzioni per livello di inquadramento è un ulteriore elemento di riflessione.
L’incidenza di posizioni manageriali (dirigenti e specialisti) si attesta a un modesto 10%, ben al di sotto della media nazionale (20%), evidenziando una difficoltà strutturale delle aziende lucane a investire in figure professionali ad alto valore aggiunto.

Questa lacuna può compromettere la competitività del tessuto imprenditoriale regionale e limitare l’innovazione.

Il 42% delle imprese che lamentano difficoltà nel reperire personale qualificato conferma questa problematica, sottolineando un divario tra l’offerta formativa e le reali esigenze del mercato del lavoro.

Il settore dei servizi, trainante per l’economia regionale, assorbe la quota più ampia delle nuove assunzioni (47%), con una forte concentrazione nelle micro e piccole imprese (76%), un indicatore di fragilità e precarietà che necessita di interventi mirati.

All’interno di questo scenario, alcuni comparti emergono per l’importanza delle nuove opportunità: le costruzioni (600), l’accoglienza e la ristorazione (520), il commercio (440), i servizi alla persona (440) e la logistica (400).
L’importanza del settore turistico e della logistica, in particolare, sottolinea la necessità di sviluppare competenze specifiche e infrastrutture adeguate per supportare la crescita di questi comparti strategici.
L’analisi dei requisiti formativi richiesti rivela una tendenza a privilegiare profili con diploma di scuola media superiore o qualifica professionale (35%), con un peso significativo anche per chi possiede solo l’istruzione obbligatoria (21%).
La scarsa domanda di laureati (solo il 7% delle assunzioni) suggerisce una possibile discordanza tra i percorsi universitari offerti e le reali esigenze del mercato, sollevando interrogativi sull’efficacia della preparazione professionale e sulla necessità di promuovere una maggiore collaborazione tra istituzioni formative e imprese per orientare l’offerta formativa verso le professioni più richieste.

In definitiva, il quadro del mercato del lavoro lucano, pur segnato da segnali positivi, richiede un’attenta analisi e l’implementazione di politiche mirate a promuovere l’occupazione stabile, la valorizzazione del capitale umano e lo sviluppo di competenze specialistiche, al fine di favorire una crescita economica inclusiva e sostenibile per il territorio.

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