È imperativo convocare un summit nazionale urgente, coinvolgendo il Ministro dell’Economia, Adolfo Urso, e i vertici di Stellantis, per affrontare con determinazione il futuro industriale non solo di Melfi (Potenza), ma dell’intera filiera automobilistica italiana.
Questa è la ferma richiesta emersa dalle recenti discussioni tra i delegati della Uilm Basilicata, rappresentanti dell’indotto Stellantis e del comparto logistico dell’area industriale lucana.
Il cuore della questione risiede in una fase di profonda trasformazione che sta investendo lo stabilimento di San Nicola, un punto nevralgico per l’economia regionale.
La dismissione dei modelli tradizionali, ormai giunta alla conclusione, coincide con la preparazione all’introduzione di nuove generazioni di veicoli, come previsto dai piani aziendali.
Questa transizione, carica di incertezze, non può essere gestita con superficialità o decisioni improvvisate.
La Uilm Basilicata sottolinea l’imperativo di una risposta responsabile e proattiva da parte di Stellantis, ma non si limita a questo.
Si richiede un intervento strategico e concreto da parte dell’Unione Europea, chiamata ad assumersi la responsabilità di un settore strategico come quello automotive, che rischia di subire conseguenze gravissime a causa di scelte gestionali e politiche finora rivelatesi insufficienti.
L’Europa deve agire come garante di un futuro sostenibile per la produzione automobilistica europea, non come spettatrice passiva di un declino.
Le aspettative del sindacato lucano riguardano risposte chiare e definitive sull’evoluzione del parco motorizzazioni, non escludendo a priori tecnologie consolidate come quelle diesel, in un approccio pragmatico e realistico.
L’abbandono esclusivo verso l’elettrico e l’ibrido, senza considerare le dinamiche del mercato e le esigenze dei consumatori, si rivelerebbe una scelta miope e potenzialmente dannosa per la continuità produttiva.
Il Polo di Melfi, in particolare, necessita di una visione ambiziosa e lungimirante, che ne elevi il ruolo all’interno del panorama industriale nazionale e internazionale.
Occorre superare una logica di mero mantenimento, puntando su investimenti in ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica e diversificazione delle attività.
La Regione Basilicata ha dimostrato finora un impegno notevole nel sostegno alle imprese e ai lavoratori, ma questo sforzo non può essere sufficiente.
È necessaria una vera e propria strategia industriale, guidata da una leadership forte e supportata da una task force dedicata all’identificazione e all’attrazione di nuove opportunità produttive.
Questa task force dovrebbe operare in stretta collaborazione con le aziende locali, le università e i centri di ricerca, al fine di creare un ecosistema favorevole all’innovazione e alla crescita.
In definitiva, il futuro di Melfi e dell’indotto automobilistico italiano dipende dalla capacità di agire con coraggio, lungimiranza e responsabilità, coinvolgendo tutti gli attori chiave in un processo decisionale trasparente e partecipativo.
È tempo di abbandonare le timidezze e le incertezze, per abbracciare una visione audace e costruttiva, che ponga al centro il benessere dei lavoratori, la prosperità delle imprese e la competitività del Paese.