La vicenda del Consorzio Industriale di Potenza, attualmente in liquidazione coatta amministrativa dal 2021, si configura come un’amara vertenza che incide profondamente sulla dignità e sulla sicurezza economica di numerosi lavoratori.
La Femca Cisl, con voce ferma e preoccupata, denuncia una situazione che definisce paradossale: un ritardo dilazionato nel tempo, quasi quattro anni, nell’erogazione del trattamento di fine rapporto (TFR) spettante ai dipendenti del Consorzio.
La liquidazione coatta amministrativa, disposta in seguito a una crisi finanziaria insormontabile, ha visto l’affidamento del Consorzio a due figure di commissari straordinari.
Sebbene il precedente commissario, Giuseppe Fiego, abbia inizialmente liquidato una porzione, pari a circa il 30%, del TFR, promettendo la definizione di un piano per il saldo residuo, l’attuazione di tale piano è rimasta, di fatto, inesatta.
L’attuale commissario, Luigi Vergari, amministratore unico di ApiBas, si trova ad affrontare un debito accumulato e la crescente frustrazione dei lavoratori.
L’aspetto particolarmente rilevante è che, parallelamente alla liquidazione, una parte significativa di questi lavoratori è stata inquadrata in Acquedotto Lucano, un’entità che ha assorbito parte delle attività del Consorzio.
Tuttavia, l’assunzione in Acquedotto Lucano non ha risolto il problema del TFR, lasciando i dipendenti in una condizione di incertezza e precarietà.
Il mancato pagamento rappresenta non solo un danno economico diretto, ma anche un’erosione del diritto al riconoscimento del lavoro svolto e al rispetto della normativa vigente.
La Femca Cisl Basilicata, consapevole della gravità della situazione, ha espresso un pressante appello all’azione, richiedendo un incontro congiunto e urgente.
I destinatari di tale richiesta sono figure chiave del panorama istituzionale regionale: il Presidente della Giunta Regionale Vito Bardi, l’Assessore allo Sviluppo Economico Francesco Cupparo e il Commissario Straordinario Luigi Vergari.
L’obiettivo primario è l’elaborazione e l’implementazione di una soluzione tempestiva, efficace e sostenibile, che garantisca il diritto al TFR per tutti i lavoratori coinvolti.
Si tratta di un imperativo non solo di giustizia sociale, ma anche di responsabilità istituzionale e di tutela del tessuto economico e sociale della Basilicata.
La risoluzione di questa vertenza rappresenta una prova tangibile dell’impegno delle istituzioni a sostegno dei lavoratori e alla salvaguardia dei loro diritti fondamentali.