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giovedì 6 Novembre 2025

Trattori a Bari: Agricoltori in Marcia per il Grano Duro Italiano

Un fiume di trattori ha invaso il Lungomare di Pane e Pomodoro a Bari, segnando l’inizio di una vibrante e sentita mobilitazione a sostegno della filiera del grano duro italiano.

Migliaia di agricoltori, provenienti da sei regioni del centro-sud, hanno risposto all’appello, riversandosi nelle strade per denunciare una crisi sistemica che erode il sostentamento di intere comunità rurali.

La protesta, ben più di una semplice manifestazione, rappresenta un grido d’allarme per la salvaguardia di un patrimonio agricolo millenario e di un modello economico basato sulla qualità e sulla sostenibilità.
Il corteo, un’immagine potente che ha catturato l’attenzione nazionale, si è snodato lungo il lungomare Nazario Sauro, diretto alla sede della Presidenza della Regione Puglia, in una marcia che simboleggia la determinazione degli agricoltori a far sentire la propria voce.
Prima dell’inizio del corteo, una delegazione di rappresentanti di Coldiretti Puglia, guidata dal presidente Alfonso Cavallo e dal direttore Pietro Piccioni, ha formalizzato le richieste della categoria presso la Prefettura, consegnando un documento dettagliato al prefetto Francesco Russo.

Questo atto formale sottolinea la serietà delle preoccupazioni e l’urgenza di un intervento risolutivo.
La protesta non si limita alla dimensione locale.
Un collegamento in videoconferenza con il Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, e con il Presidente nazionale di Coldiretti, Ettore Prandini, ha voluto amplificare la portata della manifestazione a livello nazionale, cercando un confronto diretto con i vertici del governo e un impegno concreto per affrontare le criticità del settore.
Tra la folla, cartelli eloquenti esprimevano le speranze e le paure degli agricoltori: “Salviamo il grano italiano”, un appello diretto alla salvaguardia di un prodotto simbolo del Made in Italy; “Senza agricoltori non c’è cibo”, un monito sulla fragilità del sistema alimentare se non si sostiene chi produce; “Sos grano italiano in difesa del reddito degli agricoltori e della filiera”, un grido d’aiuto che racchiude le difficoltà economiche e le conseguenze sociali di una filiera agricola in crisi.
La protesta evidenzia una problematica complessa, radicata in dinamiche globali e accentuate da fattori geopolitici.
L’aumento esponenziale delle importazioni, spesso provenienti da paesi con costi di produzione inferiori, sta comprimendo i margini di profitto degli agricoltori italiani, mettendo a rischio la sopravvivenza di aziende agricole e l’occupazione nelle aree rurali.
Oltre alla dimensione economica, la crisi del grano duro solleva interrogativi sulla sicurezza alimentare, sulla tutela del territorio e sulla necessità di ripensare un modello agricolo che valorizzi la qualità, la sostenibilità e la resilienza.
Il corteo di Bari è dunque un tassello importante di un dibattito più ampio, che coinvolge l’intera società italiana e che mira a costruire un futuro più equo e sostenibile per l’agricoltura del nostro paese.

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