L’assestamento di bilancio approvato dalla giunta regionale in Basilicata ha acceso un acceso confronto politico, con l’opposizione che lo definisce un esercizio opaco e privo di risposte concrete alle esigenze del territorio.
La critica, espressa in una conferenza stampa dai consiglieri regionali di centrosinistra, non si limita alla mera disapprovazione, ma solleva interrogativi profondi sulla gestione delle risorse pubbliche e sulla trasparenza dell’azione amministrativa.
La narrazione del centrodestra, accusata di essere fuorviante, viene smontata pezzo per pezzo.
L’assestamento, presentato come una mera operazione tecnica di aggiustamento, si rivela, secondo l’opposizione, una manovra discrezionale volta a favorire interessi specifici, un “mercenario” finanziario mascherato da revisione di bilancio.
Il messaggio che traspare, con toni allarmanti, è quello di un sistema che premia le connessioni personali e penalizza i cittadini lucani che non dispongono di “porte aperte” all’interno dell’amministrazione.
Il capogruppo del Partito Democratico, Roberto Cifarelli, ha enfatizzato l’importanza di un’operazione di verità e trasparenza, sottolineando come l’assestamento sia stato confezionato per nascondere una gestione opaca.
La capogruppo del Movimento 5 Stelle, Alessia Araneo, ha utilizzato un linguaggio più diretto, definendo l’assestamento un “modello di mercenarietà lecita”, evidenziando come tale approccio minacci la fiducia dei cittadini e alimenti un senso di precarietà.
L’opposizione non risparmia critiche nei confronti del Presidente della Giunta, Vito Bardi (Forza Italia), accusato di una gestione superficiale e di una mancanza di controllo sull’operato della sua stessa amministrazione.
L’incontro con la stampa, a cui hanno partecipato diversi consiglieri, ha visto emergere un coro di preoccupazioni riguardo all’utilizzo di fondi pubblici come se fossero risorse private, sollevando seri dubbi sulla sostenibilità finanziaria della Regione.
L’assestamento di bilancio diventa, quindi, non solo un atto amministrativo da disapprovare, ma un simbolo di una gestione che rischia di compromettere il futuro della Basilicata, alimentando un clima di sfiducia e di incertezza.
L’opposizione si impegna a vigilare attentamente sulla tenuta dei conti regionali, auspicando un cambio di rotta nell’approccio alla gestione delle risorse pubbliche, orientato alla trasparenza, all’equità e al benessere di tutti i cittadini lucani.
La necessità di un dibattito pubblico più ampio e partecipato su queste tematiche cruciali per il futuro della regione si fa sempre più urgente.






