Il tema dell’autonomia regionale, lungi dall’essere una mera questione amministrativa, si configura come un banco di prova cruciale per il futuro assetto dell’Italia, un futuro che deve imprescindibilmente garantire l’equità territoriale e l’effettiva realizzazione dei principi costituzionali. Questo è il fulcro del messaggio espresso dal Presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Marcello Pittella, durante un incontro a Padova, un’occasione per riflettere profondamente sul delicato equilibrio tra efficienza amministrativa e giustizia sociale.La discussione sull’autonomia non può essere disgiunta da un’analisi critica della capacità dello Stato di assicurare pari opportunità a tutti i cittadini, indipendentemente dalla loro posizione geografica. Il diritto alla salute, pilastro inalienabile della Costituzione, non può subire le fluttuazioni della capacità fiscale regionale, un dato che spesso amplifica le disuguaglianze esistenti e compromette l’accesso a servizi essenziali. L’attuale sistema, permeato da disparità territoriali, rischia di erodere la fiducia dei cittadini nelle istituzioni e di alimentare un senso di marginalizzazione.Il Mezzogiorno, storicamente svantaggiato, rappresenta una risorsa strategica per l’Italia e per l’Europa, un potenziale inespresso che va riscoperto e valorizzato. La sua posizione geografica, crocevia di culture e di rotte commerciali, lo proietta naturalmente nel cuore del Mediterraneo, offrendo opportunità uniche nel campo della logistica, dell’energia e della cultura. È necessario abbandonare un approccio vittimistico, troppo spesso associato alla narrazione del Sud, e abbracciare una visione proattiva, basata sulla richiesta di risorse mirate e sulla responsabilizzazione delle élite locali.La classe dirigente meridionale è chiamata a un compito arduo: gestire le risorse a disposizione con competenza, rapidità ed efficacia, evitando sprechi e corruzione. Questo implica un cambio di paradigma, un passaggio dalla logica del “fare come sempre” a quella dell’innovazione e della trasparenza. Un elemento imprescindibile di questa trasformazione è l’investimento massiccio in capitale umano, attraverso il potenziamento di scuole, università e centri di formazione professionale.L’educazione, in tutte le sue forme, rappresenta la chiave per sbloccare il potenziale del Mezzogiorno, generando opportunità di lavoro stabile e di qualità. Non si tratta solo di trasferire risorse, ma di creare un ecosistema favorevole all’innovazione e alla crescita, promuovendo la collaborazione tra istituzioni, imprese e comunità locali. Il futuro dell’Italia, e in particolare quello del Sud, dipende dalla capacità di costruire un modello di sviluppo sostenibile, inclusivo e resiliente, capace di affrontare le sfide del XXI secolo. Un regionalismo solidale, che coniughi l’autonomia con la coesione nazionale, è la condizione necessaria per realizzare questo ambizioso obiettivo. La Basilicata, con la sua storia e la sua posizione strategica, può e deve contribuire attivamente a questo processo di cambiamento.
Autonomia Regionale: Una Prova Cruciale per l’Equità dell’Italia
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