La salute pubblica non si configura come un privilegio individuale, bensì come un bene comune imprescindibile, un tessuto connettivo che lega in modo indissolubile il benessere di ogni cittadino a quello della collettività.
In questo contesto, la vaccinazione emerge come un pilastro fondamentale di questa architettura, un atto di cura che trascende la sfera personale per abbracciare la sicurezza di tutti.
La Basilicata, con la sua approccio proattivo e la sua solida rete di servizi, si distingue come un esempio virtuoso a livello nazionale.
Il recente convegno “Focus sulla vaccinazione nell’adulto e nel paziente fragile” ha rappresentato un’occasione cruciale per promuovere un dialogo costruttivo tra istituzioni, professionisti sanitari e cittadini, con l’intento di sedimentare una cultura della prevenzione robusta e di condividere strategie innovative per ottimizzare la copertura vaccinale.
L’assessore alla Salute, Cosimo Latronico, ha sottolineato come la vaccinazione costituisca lo strumento più efficace a nostra disposizione per prevenire malattie infettive, ridurre significativamente il carico di ricoveri ospedalieri e, conseguentemente, rafforzare la resilienza del sistema sanitario nel suo complesso.
I risultati ottenuti dalla Basilicata parlano chiaro: durante la passata stagione, la regione si è posizionata al quinto posto a livello nazionale per la copertura vaccinale nella popolazione generale (21,3%) e al terzo posto tra gli anziani (59,3%), valori significativamente superiori alla media nazionale (52,5%).
Questi risultati tangibili non sono frutto del caso, ma testimoniano la solidità e l’efficacia di una rete territoriale capillare, costruita sulla sinergia e la collaborazione tra Dipartimenti di Prevenzione, medici di medicina generale, pediatri, farmacisti e tutti gli operatori sanitari.
Questo impegno collettivo, questa visione condivisa, ha permesso alla Basilicata di ritagliarsi un ruolo di eccellenza nel panorama italiano.
Tuttavia, la sfida non può arrestarsi qui.
L’assessore Latronico ha evidenziato la necessità di intensificare gli sforzi per migliorare la copertura vaccinale nelle fasce d’età più giovani, dove i tassi attuali rimangono al di sotto della media nazionale.
Per raggiungere questo obiettivo, sono previste nuove e mirate iniziative: campagne di sensibilizzazione porta a porta, interventi informativi nelle scuole e nelle piazze, e un ruolo sempre più centrale per i medici di base, figure chiave per costruire fiducia e promuovere l’adesione alla vaccinazione.
La prevenzione, come leva strategica, richiede costanza, trasparenza e un approccio incentrato sulla prossimità al cittadino.
L’ambizioso obiettivo per la prossima stagione è raggiungere una copertura vaccinale del 75% tra gli anziani, un traguardo che simboleggia l’impegno della regione a proteggere i propri cittadini, soprattutto i più vulnerabili.
La vaccinazione non è semplicemente un atto di cura individuale, ma un gesto di responsabilità sociale, un investimento nel futuro di una comunità più sana e resiliente.
È un atto d’amore verso sé stessi e verso gli altri.