Un tessuto connettivo, spesso trascurato, lega le comunità: si rivela prepotente solo quando la sua integrità è minacciata.
La resilienza di un territorio non si quantifica in termini di PIL o infrastrutture, bensì nella capacità intrinseca di coltivare la cura reciproca, un impegno silenzioso che ne definisce la vera forza.
Durante la partecipazione all’evento “Atreju” a Roma, promossa da Fratelli d’Italia, l’Assessore regionale alla Salute della Basilicata, Cosimo Latronico, ha voluto proiettare la visione strategica della sua regione su un tema cruciale: l’inclusione delle politiche sociali come propulsore di sviluppo sostenibile.
Latronico ha chiarito che l’attenzione al benessere delle persone e delle comunità non può essere relegata a un mero obbligo istituzionale.
Al contrario, deve costituire il fulcro dell’azione politica, divenendo un elemento distintivo capace di innescare opportunità occupazionali, di avviare processi di rinnovamento sociale e culturale profondi.
La cura sociale, lungi dall’essere un costo, si configura come un investimento strategico, essenziale per garantire la sostenibilità del sistema sanitario.
Un approccio preventivo, basato sulla prossimità e interventi tempestivi, alleggerisce la pressione sugli ospedali, ottimizza le risorse e incrementa la qualità della vita dei cittadini.
Nel contesto del Mezzogiorno, questa prospettiva rappresenta un potenziale inespresso.
La Basilicata, in particolare, può capitalizzare su questi asset per contrastare la fragilità demografica, arginare lo spopolamento e ridurre le disparità territoriali.
L’obiettivo non è semplicemente fornire una rete di protezione sociale, ma trasformare il welfare in un vero e proprio motore di sviluppo economico e sociale.
Questo implica un ripensamento radicale dei modelli di intervento, privilegiando l’autonomia, la partecipazione attiva dei cittadini e la creazione di servizi personalizzati, capaci di rispondere alle specifiche esigenze del territorio.
L’ambizione è quella di costruire una regione più equa, solidale e proiettata verso il futuro, dove l’innovazione sociale e la crescita economica siano strettamente interconnesse.
La sfida è ardua, ma la Basilicata ha già intrapreso un percorso volto a trasformare la cura sociale in un vantaggio competitivo, un elemento distintivo che la renda un esempio di resilienza e progresso per l’intera nazione.
Si tratta di un impegno a lungo termine che richiede la collaborazione di istituzioni, imprese, associazioni e cittadini, tutti chiamati a contribuire alla costruzione di un futuro più prospero e inclusivo.






