La Basilicata si appresta a definire un nuovo paradigma per l’inclusione delle persone con disabilità, culminando nella “Carta della Disabilità”, un atto di indirizzo che trascende la semplice formalità per incarnare un impegno concreto e strutturale.
Il documento, presentato a Potenza, rappresenta l’apice di un percorso partecipativo avviato dalla Garante regionale per le persone con disabilità, Marika Padula, in collaborazione con la Presidenza del Consiglio regionale, e vede l’adesione formale del Presidente Marcella Pittella.
La “Carta” non è un mero elenco di buone intenzioni, ma il fondamento di un tavolo permanente di concertazione, un organo di dialogo continuativo tra istituzioni regionali e le associazioni del Terzo Settore che operano nel settore.
Questo meccanismo garantisce una voce diretta e costante delle persone con disabilità e dei loro rappresentanti nei processi decisionali, superando la logica dell’intervento emergenziale e promuovendo una governance partecipata e trasparente.
L’incontro preliminare ha costituito un momento cruciale di ascolto attivo e di scambio di esperienze con le realtà del Terzo Settore, con l’obiettivo di mappare le fragilità presenti sul territorio lucano, spesso celate da silenzi e barriere culturali.
Il Presidente Pittella ha sottolineato la necessità di un approccio capillare, che vada oltre i confini urbani per intercettare i bisogni specifici delle comunità locali, con particolare attenzione alla dimensione domiciliare, residenziale e semiresidenziale, pilastri fondamentali per una reale autonomia e inclusione.
In questo senso, la recente legge regionale che obbliga le aziende sanitarie a destinare almeno l’1,5% del budget a servizi dedicati si configura come uno strumento chiave per rendere operativo questo impegno.
La Garante Padula ha annunciato l’avvio di un censimento delle associazioni attive nel settore, un passo essenziale per comprendere a fondo il panorama dei servizi offerti e le lacune esistenti.
Le criticità emerse sono molteplici e complesse: i tempi di attesa per l’accesso ai servizi, spesso dilatati da procedure burocratiche inefficienti, l’esigenza di un’inclusione scolastica più efficace e personalizzata, e, soprattutto, la carenza di un’assistenza domiciliare adeguata per coloro che si prendono cura quotidianamente di persone con disabilità.
La sfida è quella di fornire un supporto concreto e continuativo a queste famiglie, spesso chiamate a gestire situazioni di elevata complessità.
Un elemento cruciale per il futuro è il potenziamento dei servizi diurni, con un investimento mirato in risorse umane qualificate, finanziamenti adeguati e, non secondario, la garanzia di trasporti accessibili che consentano alle persone con disabilità di partecipare attivamente a iniziative ricreative e di socializzazione.
La “Carta della Disabilità” rappresenta quindi un punto di partenza, un impegno a costruire una Basilicata più equa, inclusiva e attenta alle esigenze di tutti i suoi cittadini.







