Il recente rapporto della Banca d’Italia, lungi dall’essere un semplice sismografo di allarmi, offre una fotografia complessa e articolata dell’economia lucana, confermando una resilienza intrinseca che la proietta in un contesto internazionale segnato da turbolenze.
L’attenuazione della crescita registrata, come ammette il presidente della Regione Vito Bardi, non costituisce un’anomalia, bensì il riflesso inevitabile di dinamiche globali – crisi settoriali nell’industria automobilistica, fluttuazioni nel mercato petrolifero – che, seppur originate al di fuori dei confini regionali, irrompono con impatto tangibile in una regione come la Basilicata, strategicamente posizionata nei settori industriale ed energetico.
Tuttavia, ridurre il rapporto alla mera constatazione di rallentamenti significherebbe trascurare un quadro positivo e ricco di segnali incoraggianti.
La Basilicata, infatti, presenta indicatori che ne attestano una solida capacità di adattamento e di crescita sostenibile.
L’aumento dell’occupazione, la diminuzione della disoccupazione, e una crescente quota di contratti a tempo indeterminato, testimoniano un mercato del lavoro in evoluzione verso una maggiore stabilità.
Parallelamente, il settore turistico dimostra un dinamismo notevole, con un incremento dei flussi, in particolare quelli provenienti dall’estero, che si orientano verso la scoperta dei borghi, delle aree interne e dei territori ricchi di identità culturale e paesaggistica.
Questo fenomeno, lungi dall’essere un’effimera tendenza, consolida la capacità della regione di valorizzare il proprio patrimonio immateriale e materiale, creando opportunità di sviluppo locale e di promozione dell’immagine territoriale.
Un elemento cruciale di questa resilienza è l’efficace implementazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
L’avvio rapido delle gare d’appalto, l’alto tasso di aggiudicazione e l’avanzamento dei cantieri dimostrano una gestione efficiente delle risorse, tradotte in infrastrutture, servizi e progetti concreti per i cittadini.
Questo impegno a trasformare gli investimenti in opere tangibili rafforza la fiducia nel futuro e consolida il ruolo della Basilicata come regione proattiva e orientata ai risultati.
A livello sociale, la stabilità economica delle famiglie lucane si manifesta attraverso redditi più solidi, un’inflazione contenuta e condizioni di accesso al credito agevolate per l’acquisto della casa.
Questo quadro positivo è ulteriormente arricchito dall’impegno crescente delle imprese verso la transizione ecologica, con investimenti significativi nelle energie rinnovabili e nell’economia circolare, alimentando la competitività e la sostenibilità del territorio.
La Regione, con piena consapevolezza delle sfide attuali e delle fragilità strutturali del sistema socio-economico, si assume la responsabilità di affrontare le emergenze e rispondere ai bisogni della popolazione.
La valutazione dello stato di salute regionale non si limita esclusivamente a indicatori economici quantitativi; implica un ascolto attivo dei territori, un’attenzione particolare alle politiche sociali, culturali e di coesione, orientate a promuovere l’inclusione e a ridurre le disuguaglianze.
Il nuovo Piano Strategico Regionale si configura come il naturale proseguimento di questo percorso di riforma e rivitalizzazione, volto a rispondere alle sfide demografiche, energetiche e industriali con una visione moderna e proattiva.
Il Piano, in sinergia con il rapporto della Banca d’Italia, ambisce a costruire un futuro in cui le comunità lucane possano prosperare, preservando la propria identità e accogliendo le opportunità offerte dalla trasformazione globale.
Il percorso verso il futuro è segnato dalla responsabilità, dalla fiducia e dalla ferma volontà di costruire una Basilicata più forte e resiliente.







