martedì 26 Agosto 2025
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Basilicata: Welfare Innovativo per Fragilità e Inclusione Sociale

La Regione Basilicata avvia un percorso innovativo nel panorama dell’assistenza sociosanitaria, delineando un modello di welfare centrato sulla persona e orientato a promuovere l’autonomia e l’inclusione sociale.
La recente Delibera della Giunta regionale, che lancia la Manifestazione di Interesse per Enti del Terzo Settore, rappresenta un passo concreto verso la realizzazione di un sistema più umano e personalizzato, finanziato dall’ambito del Programma regionale Fesr Fse+ Basilicata 2021-2027, con un investimento complessivo superiore ai 3,5 milioni di euro e l’obiettivo di coinvolgere più di 200 persone.

Questo approccio, definito “Budget di Salute” (BdS), si configura come uno strumento integrativo che trascende la mera assistenza clinica, mirato a costruire percorsi terapeutico-riabilitativi altamente individualizzati.
La platea dei destinatari è ampia e complessa: adolescenti e giovani adulti vulnerabili, individui con disabilità sociale legata a patologie psichiatriche, soggetti scarsamente collaborativi nei trattamenti e minori con disturbi dello spettro autistico, tutte figure a rischio di cronicizzazione e marginalizzazione.
L’essenza del BdS risiede nella sua capacità di generare una presa in carico globale e condivisa.

Questo significa una rete di supporto che integra servizi pubblici, dinamiche comunitarie, il ruolo cruciale delle famiglie e, soprattutto, la centralità della persona interessata.

L’obiettivo non si limita a fornire cure, ma si proietta verso la garanzia di opportunità concrete: accesso a percorsi di formazione e lavoro, soluzioni abitative dignitose, la costruzione e il rafforzamento di relazioni affettive, la partecipazione attiva alla vita sociale e un supporto continuativo, adattato alle specifiche esigenze di ciascuno.
L’iniziativa si distingue per un profondo cambiamento culturale, come sottolineato dall’Assessore alla Salute, Cosimo Latronico.
Non si tratta più solamente di intervenire sulla malattia, ma di restituire diritti fondamentali, dignità e libertà a chi si trova in situazioni di fragilità.

Questa visione implica una revisione del ruolo dei servizi, che devono modularsi e incentivare la co-progettazione di risposte personalizzate, partecipate e condivise.

Il modello si fonda sul principio di “recovery”, inteso come un percorso di rinascita e riappropriazione del proprio benessere, un ritorno attivo nella comunità.
L’importanza della libertà, evocata citando Franco Basaglia, è centrale: è la libertà di scegliere, di esprimersi, di costruire il proprio futuro che favorisce la guarigione e l’integrazione.

L’obiettivo finale è garantire a ogni cittadino lucano, attraverso strumenti concreti come il BdS, la possibilità di abitare il proprio territorio, coltivare relazioni significative, accedere a opportunità formative e lavorative e vivere una vita piena e consapevole, liberamente autodeterminata.
La prospettiva è di promuovere una cultura della salute mentale basata sui diritti, l’autodeterminazione e l’inclusione sociale, contrastando lo stigma e favorendo la domiciliarità, come alternativa ai ricoveri impropri.

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