Crisi in Basilicata: Centrosinistra chiede azioni urgenti al Consiglio regionale.

La Basilicata si trova ad affrontare una stagione di profonda incertezza economica, con implicazioni complesse per il tessuto produttivo e il futuro del lavoro.

In risposta a questa situazione, un ampio fronte di consiglieri regionali appartenenti al centrosinistra ha formalmente richiesto al Consiglio regionale di elevare a priorità assoluta l’analisi e la gestione della crisi industriale in corso.
La richiesta, concretizzata attraverso due istanze per sedute straordinarie, mira a focalizzare l’attenzione istituzionale su due emergenze cruciali: la delicata situazione legata a Stellantis e alla sua catena di fornitori (l’indotto), e il futuro del distretto del mobile imbottito, un settore storico e distintivo per l’economia lucana.
Queste richieste non nascono come semplici atti formali, ma come espressione di una crescente preoccupazione.

L’assenza di un dibattito approfondito e di azioni concrete da parte dell’amministrazione regionale, in un contesto di crescente fragilità occupazionale e di incertezza per le imprese, ha generato un senso di abbandono e di inadeguatezza.
La crisi che affligge Stellantis, con le sue ripercussioni sull’indotto lucano, rappresenta una sfida di portata strategica.
La dipendenza di numerosi fornitori dalla produzione automobilistica richiede un’analisi puntuale dei rischi, l’individuazione di alternative di mercato e il sostegno alla diversificazione delle attività.
Un piano di resilienza efficace deve prevedere misure di sostegno finanziario, formazione professionale e incentivi all’innovazione.

Parallelamente, il distretto del mobile imbottito, da sempre motore di sviluppo per la regione, si trova a fronteggiare una concorrenza sempre più agguerrita e a una trasformazione dei modelli di consumo.
È imperativo definire una strategia di rilancio che valorizzi le competenze artigianali, promuova la sostenibilità ambientale e favorisca l’accesso a nuovi mercati, sia nazionali che internazionali.
I consiglieri regionali che hanno promosso queste richieste sottolineano l’importanza di un approccio partecipativo, che coinvolga attivamente le parti sociali.
L’invito alle organizzazioni sindacali Fim, Fiom, Uilm, Fismic e Uglm testimonia la volontà di creare un tavolo di confronto costruttivo, in grado di elaborare soluzioni concrete e condivise.
La richiesta di convocazione delle sedute consiliari non è solo una questione formale, ma un appello a ritrovare un ruolo attivo dell’istituzione regionale nella tutela del lavoro e nello sviluppo economico.
È necessario abbandonare le questioni marginali e concentrare le energie su temi di interesse collettivo, con l’obiettivo di restituire fiducia e speranza ai cittadini lucani.
Il momento è cruciale e richiede un impegno corale, al di là delle divisioni politiche, per affrontare le sfide del presente e costruire un futuro più solido e prospero per la Basilicata.

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