giovedì 4 Settembre 2025
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Dimissioni a Policoro: un campanello d’allarme per la politica locale

La recente decisione di Giuseppe Ferrara, consigliere comunale di Policoro (Matera), di rassegnare le proprie dimissioni, segna una significativa svolta nell’amministrazione guidata dal sindaco Enrico Bianco, sollevando riflessioni più ampie sul delicato equilibrio tra impegno civico e responsabilità personale.
Lungi dall’essere una mera decisione di natura privata, come spesso si tende a definire tali circostanze, l’atto di Ferrara apre un dibattito urgente sulla sostenibilità dell’impegno politico a livello locale e sulle aspettative che gravano sui rappresentanti eletti.

Ferrara, con una nota trasparente e ponderata, ha esplicitamente motivato la sua scelta con la necessità di dedicare tempo e energie a questioni personali e familiari, evidenziando come l’esercizio effettivo dell’amministrazione pubblica richieda un investimento di risorse umane considerevole, spesso incompatibile con altri impegni vitali.
Questa ammissione, per quanto semplice nella sua formulazione, sottintende una critica implicita al sistema stesso, che talvolta si rivela incapace di conciliare il dovere civico con le esigenze individuali, costringendo individui meritevoli a rinunciare al proprio ruolo.

L’esperienza di Ferrara, maturata attraverso tre legislature consecutive, testimonia un profondo legame con la comunità e un costante impegno a favore della città.
La sua rinuncia non è dunque il gesto di chi si sottrae a un compito, ma quello di chi, consapevole dei propri limiti, preferisce lasciare spazio a chi può assolvere al ruolo con la dedizione e la disponibilità richieste.

La sua dichiarazione di rimanere “al fianco della città” e di essere disponibile a un “sano confronto” suggerisce un desiderio di continuare a contribuire, seppur in un ruolo diverso e meno formale, a promuovere il bene comune.

L’ingresso in Consiglio comunale di Mario Cristiano, esponente di “Impegno Comune”, segna una transizione generazionale e una potenziale iniezione di nuove energie nell’amministrazione.

La fiducia espressa da Ferrara nei confronti del suo successore riflette l’auspicio di una continuità nell’impegno a favore della comunità e sottolinea l’importanza di una guida giovane e capace.
Questa vicenda, al di là della sua immediatezza, invita a una riflessione più ampia sulla necessità di ripensare i modelli di partecipazione politica, promuovendo forme di impegno civico più flessibili e sostenibili, che consentano a un numero maggiore di persone, con diverse esperienze e competenze, di contribuire attivamente alla vita della comunità, senza compromettere il proprio equilibrio personale e familiare.
La scelta di Ferrara rappresenta un campanello d’allarme, un invito a costruire un sistema politico più umano e partecipativo, in grado di valorizzare il talento e la dedizione di tutti i suoi membri, senza sacrificare il loro benessere individuale.

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