La sfida delle dipendenze, un fenomeno complesso e multiforme, richiede un cambio di paradigma: non può essere relegata a iniziative isolate o a meri interventi di emergenza, bensì deve costituire una priorità strategica a livello nazionale, alimentata da politiche coese e da una fitta rete di collaborazione tra istituzioni, enti locali, associazioni e comunità educanti.
La recente Conferenza Nazionale sulle Dipendenze, a cui ha partecipato il Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, insieme all’Assessore Cosimo Latronico e al Capo di Gabinetto Gianpiero Perri, ha rappresentato un’occasione cruciale per riflettere e definire nuovi approcci, superando le tradizionali dicotomie tra cura e repressione.
L’ampio spettro delle dipendenze affrontato durante la conferenza ha evidenziato come la problematica non si limiti più alle sole sostanze stupefacenti, ma si estenda a nuove forme di comportamento compulsivo, spesso silenti e pervasive: dalla dipendenza digitale, incarnata dall’uso eccessivo di smartphone e social media, al shopping compulsivo, dal gioco d’azzardo patologico alla dipendenza da pornografia online.
Questi comportamenti, alimentati dalla precarietà sociale, dalla pressione culturale e dalla crescente digitalizzazione, erodono il benessere individuale e sociale, generando isolamento, ansia e depressione.
Il Presidente Bardi ha espresso apprezzamento per l’impegno del Sottosegretario Alfredo Mantovano, figura chiave nel coordinamento delle politiche antidroga a livello nazionale, sottolineando la necessità di un approccio multidisciplinare che coinvolga operatori sanitari, educatori, psicologi, assistenti sociali e rappresentanti del Terzo Settore.
La lotta alle dipendenze non è solamente una questione di salute pubblica, ma una profonda ferita sociale che investe l’intero tessuto comunitario, richiedendo un’azione coordinata tra famiglie, scuole, istituzioni e servizi territoriali.
È essenziale coltivare una cultura della resilienza, promuovendo l’educazione all’autonomia e al pensiero critico, incoraggiando l’espressione delle emozioni e la ricerca di relazioni sane e significative.
Il sostegno a chi intraprende il percorso di recupero deve essere incondizionato e tempestivo, offrendo percorsi personalizzati che tengano conto delle specifiche esigenze individuali e contestuali.
L’Assessore Latronico ha insistito sulla centralità di un approccio integrato, che combini interventi sanitari, supporto sociale e promozione culturale, per intercettare le emergenti fragilità e rispondere in modo efficace ai bisogni reali dei territori.
Il riconoscimento e la valorizzazione del lavoro prezioso svolto dagli operatori del Terzo Settore, spesso in prima linea nel fornire assistenza e sostegno alle persone più vulnerabili, è fondamentale per costruire un modello di prossimità e partecipazione in grado di infondere speranza e offrire opportunità di riscatto.
La salute mentale deve essere riconosciuta come un diritto fondamentale, accessibile a tutti, indipendentemente dalla condizione sociale o economica.
La Basilicata, con la sua tradizionale attenzione al disagio giovanile e alle fragilità sociali, intende rafforzare il suo ruolo di esempio virtuoso, promuovendo un modello di cura e di inclusione basato sull’umanità e sulla solidarietà.







