La recente approvazione della ripartizione del Fondo Sanitario Nazionale (FSN) per il 2025 segna un punto di svolta cruciale per la sanità regionale, in particolare per realtà come la Basilicata, che si distinguono per la loro morfologia complessa e la bassa densità abitativa.
Questa decisione, formalizzata dalla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, introduce un innovativo criterio di riequilibrio che tiene conto non solo dei parametri tradizionali, ma anche della dispersione territoriale e della densità demografica, riconoscendo così le peculiarità e le sfide specifiche affrontate dalle regioni marginali.
L’assegnazione complessiva destinata alla Basilicata si attesta a circa 1,193 miliardi di euro, con un incremento significativo derivante dall’introduzione del nuovo parametro.
Questo importo aggiuntivo, pari a circa 7,5 milioni di euro, rappresenta un investimento strategico volto a colmare lacune strutturali e a rafforzare i servizi sanitari territoriali.
L’innovazione risiede nell’integrazione del criterio “densità abitativa/estensione territoriale” all’interno della Quota Premiale del FSN, un piccolo ma significativo 0,25% del totale, destinato a premiare le regioni che si confrontano con problematiche di spopolamento e difficoltà orografiche.
L’impatto di questa decisione va ben oltre una mera riallocazione di risorse finanziarie.
Si tratta di un atto di giustizia territoriale che mira a mitigare le disuguaglianze nell’accesso ai servizi sanitari essenziali.
La dispersione degli abitanti, l’invecchiamento della popolazione e le barriere geografiche impongono costi operativi notevolmente superiori rispetto a regioni più densamente popolate e con infrastrutture più efficienti.
L’impegno ad estendere questo criterio anche alla Quota Indistinta del FSN a partire dal 2026, rendendolo stabile e duraturo, testimonia la volontà di istituzionalizzare questo approccio innovativo.
Una Commissione di esperti, designata dalla Conferenza delle Regioni, è attualmente impegnata nella definizione di un modello di stima accurato dei costi reali della sanità regionale, basato su una griglia di indicatori che tenga conto delle diverse realtà territoriali.
Questo lavoro preliminare sarà fondamentale per garantire l’equità e l’efficacia della ripartizione futura delle risorse.
L’Assessore alla Salute, Cosimo Latronico, sottolinea l’importanza di questo accordo come riconoscimento formale delle sfide strutturali affrontate dalla Basilicata, evidenziando l’unanimità di intenti tra le Regioni e il ruolo cruciale del Presidente della Regione, Vito Bardi, nel portare avanti queste istanze a livello nazionale.
Questo risultato, frutto di un dialogo costruttivo e di un approccio collaborativo, rappresenta un passo avanti significativo verso una sanità più equa, accessibile e resiliente per tutti i cittadini, in particolare per coloro che vivono in territori marginali e difficili.
L’iniziativa apre la strada a un ripensamento più ampio dei criteri di finanziamento della sanità regionale, orientandoli verso una maggiore attenzione alle specificità territoriali e alle esigenze delle comunità più vulnerabili.






