La sessione odierna del Consiglio Regionale della Basilicata si è aperta con un brusco contrasto, evidenziando una profonda frattura all’interno della maggioranza di governo.
L’incontro, previsto per il 18 dicembre e incentrato sulla forestazione, con particolare attenzione a strategie e pianificazione, è stato bloccato dall’opposizione di centro-sinistra, che ha prontamente denunciato l’accaduto.
Questo episodio, lungi dall’essere un’anomalia, si inserisce in un quadro di crescente tensione che attanaglia l’esecutivo regionale.
Precedenti screzi, manifestati attraverso comunicati ufficiali e corrispondenze formali tra l’Assessore all’Agricoltura Carmine Cicala (Fratelli d’Italia) e il Presidente della Regione, avevano già preannunciato una crisi latente, ora cristallizzata in un atto formale di ostacolo all’attività consiliare.
La vicenda trascende la mera questione della forestazione, assumendo il valore di un sintomo di un disallineamento più ampio all’interno della coalizione di governo.
L’opposizione sottolinea come questa fibrillazione interna comprometta seriamente la capacità dell’amministrazione di affrontare le priorità regionali, in particolare quelle del settore agricolo, strategicamente cruciale per l’economia lucana.
Parallelamente, la mancata avvio dell’iter di approvazione del bilancio di previsione, un onere che avrebbe dovuto accompagnare l’assestamento di bilancio, rappresenta una grave omissione.
Il termine finale per la conclusione di tale processo in Consiglio è fissato per la fine dell’anno, una scadenza che rischia di compromettere l’intera programmazione finanziaria e strategica della Regione.
L’opposizione accusa l’esecutivo di una gestione contraddittoria, incapace di bilanciare le esigenze di programmazione a lungo termine con le dinamiche interne alla maggioranza.
L’ostacolo all’incontro sulla forestazione e la sospensione dell’approvazione del bilancio, quindi, non sono episodi isolati, ma la conseguenza di una mancanza di coesione e di una visione condivisa che rischia di penalizzare il mondo agricolo e l’intera comunità lucana, disattendendo le aspettative di sviluppo e stabilità che da essa ci si aspetta.
La situazione, per l’opposizione, richiede una profonda riflessione e un cambio di rotta per evitare un ulteriore deterioramento del clima politico e delle prospettive di crescita regionale.






