Il resoconto relativo ai Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) del 2023 rappresenta un’opportunità strategica per il sistema sanitario regionale, ben al di là di una semplice valutazione comparativa.
Si tratta di un volano per stimolare un percorso di evoluzione continua, focalizzato sull’identificazione e il rafforzamento delle aree di eccellenza, unitamente a un’analisi approfondita delle vulnerabilità che richiedono interventi mirati.
Come sottolinea l’Assessore Regionale alla Sanità, Cosimo Latronico, l’attenzione prioritaria è rivolta al potenziamento dell’assistenza post-acuta, un segmento cruciale per la coesione e l’efficacia del modello di cura territoriale.
Questo impegno si inserisce pienamente nella visione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e mira a rispondere in modo proattivo alle reali esigenze della popolazione lucana, orientando le risorse verso un’assistenza sempre più personalizzata e vicina al territorio.
Sebbene il dato complessivo nell’area distrettuale riveli margini di miglioramento, è importante contestualizzare il risultato.
La valutazione conferma l’adeguatezza degli standard nelle aree cruciali della prevenzione e dell’assistenza ospedaliera, testimoniando la resilienza strutturale del sistema sanitario regionale.
Tuttavia, l’interpretazione dei dati impone cautela e consapevolezza del contesto metodologico.
L’introduzione del sottoinsieme “Core” degli indicatori all’interno del Nuovo Sistema di Garanzia (NSG) ha profondamente rimodulato il quadro valutativo rispetto al triennio precedente.
Indicatori precedentemente considerati sono stati rielaborati, nuovi parametri sono entrati a far parte della valutazione e alcuni sono stati esclusi.
Questa revisione metodologica rende problematica una comparazione diretta con i risultati degli anni passati, richiedendo un’analisi più sofisticata.
Il decremento della performance nei Lea, come evidenziato dall’Assessore Latronico, è riconducibile in maniera preponderante a specifici indicatori legati alla presa in carico territoriale e alla gestione post-acuzie dei pazienti ictus, un’area di particolare sensibilità per la popolazione.
Analogamente, si registra un’eccessiva prevalenza di ricoveri ospedalieri pediatrici per patologie respiratorie (asma) e gastrointestinali, un segnale che interpella la necessità di strategie di prevenzione e di gestione domiciliare più efficaci.
La sfida per la sanità lucana si proietta quindi verso un’evoluzione che vada oltre l’adempimento formale dei Lea, orientandosi verso una maggiore integrazione tra ospedale e territorio, un rafforzamento delle competenze dei professionisti sanitari di prossimità e l’introduzione di tecnologie innovative per il monitoraggio a distanza dei pazienti e la gestione di percorsi di cura personalizzati.
Le azioni correttive e di potenziamento già in atto mirano a trasformare le criticità in opportunità di crescita, costruendo un sistema sanitario più equo, efficiente e capace di rispondere alle sfide del futuro.
Il focus è rivolto alla promozione di una cultura della responsabilità condivisa, che coinvolga attivamente cittadini, professionisti sanitari e istituzioni, al fine di costruire un futuro di salute per la comunità lucana.