La redazione della Telegiornale Regionale Rai della Basilicata assume il nome di Mario Trufelli, figura cardine nella storia della televisione regionale, primo caporedattore della sede e intellettuale che ha plasmato il modo in cui la regione è stata rappresentata. La cerimonia, un tributo sentito e partecipato, si è svolta nell’ambiente pulsante della redazione di via dell’Edilizia a Potenza, alla presenza dei suoi familiari, custodi della sua memoria, e di una rappresentanza istituzionale. La scelta del luogo non è casuale: si tratta di un gesto simbolico, volto a sancire un legame profondo tra l’eredità di Trufelli e l’attività quotidiana di chi, oggi, continua a raccontare la Basilicata.L’iniziativa, promossa dal caporedattore Gennaro Cosentino, si configura come un atto di riconoscimento e di continuità. “Il nostro dovere”, ha affermato Cosentino, “non era solo ricordare, ma onorare con un gesto concreto l’esempio luminoso di un uomo che ha saputo unire rigore professionale e sensibilità poetica.” La riflessione di Cosentino ha sollevato un tema cruciale: la peculiarità della cultura giornalistica lucana, caratterizzata dalla presenza di voci intellettuali capaci di coniugare l’accuratezza della cronaca con una visione lirica e profonda. Da Salvatore Scotellaro a Vito Sinisgalli, passando per Francesco Pierro, Carlo Doni e, naturalmente, Mario Trufelli, una schiera di professionisti ha saputo infondere la narrazione regionale di un’anima poetica, elevandola al di sopra della mera informazione.La chiamata della Rai, negli anni Sessanta, che invitava Trufelli ad abbandonare la centralità di Roma per dedicarsi alla sua terra, rappresentò una sfida coraggiosa, una scommessa sulla forza del territorio e sulla capacità di un giornalista sensibile di restituirne l’essenza. Un atto di fede che, a distanza di decenni, nell’era digitale e nella frammentazione dei media, conserva intatta la sua attualità e la sua rilevanza. Come sottolineato dal direttore della Tgr, Roberto Pacchetti, affiancato dal vicedirettore Roberto Gueli, l’impegno di Trufelli ha gettato le basi per una televisione di prossimità, ancorata al territorio e capace di ascoltare le voci silenziose della comunità.La “scommessa” di Mario Trufelli, in definitiva, è una sfida vinta, un lascito prezioso che la Tgr continua a coltivare con passione e responsabilità. La redazione, ora intitolata al suo nome, si configura come un laboratorio di idee, un luogo dove si confrontano le cronache locali con la poesia della terra lucana, un punto di riferimento per chi, come la Tgr, crede fermamente nel potere della narrazione regionale e nella sua capacità di costruire ponti tra la comunità e il mondo. L’eredità di Trufelli, dunque, non è solo una memoria da custodire, ma un’ispirazione per il futuro, un invito a guardare la Basilicata con occhi nuovi, capaci di cogliere la sua bellezza nascosta e di raccontarla con passione e rigore.