Matera si proietta come polo di riferimento per un nuovo paradigma della giustizia, un modello partecipativo e profondamente radicato nel tessuto sociale, assumendo un ruolo di leadership per l’intero Distretto della Corte d’Appello di Potenza.
La presentazione ufficiale del Centro per la Giustizia Riparativa, avvenuta nella suggestiva cornice della sala Mandela del Comune, segna un punto di svolta, un impegno concreto verso un sistema giudiziario più umano e orientato alla riabilitazione.
Il Centro, strategicamente allocato in locali gentilmente concessi dalla Provincia di Matera in via Ridola 60, frutto di un’intesa sinergica tra enti locali, ambisce a fornire una risposta innovativa alle dinamiche del conflitto.
Non si tratta di un mero trasferimento di responsabilità, ma di un percorso di riconciliazione che coinvolge attivamente la vittima, l’autore del reato e la comunità stessa, offrendo un’alternativa costruttiva al tradizionale sistema punitivo.
L’approccio alla giustizia riparativa, lungi dall’essere un’alternativa marginale, si configura come un elemento centrale per affrontare le cause profonde della criminalità e promuovere una cultura della responsabilità.
Mediatori esperti, qualificati e iscritti all’albo nazionale del Ministero della Giustizia, accompagneranno i partecipanti in un processo volontario, protetto e imparziale, nel rispetto della massima riservatezza e della loro dignità.
L’obiettivo primario è favorire un dialogo costruttivo, stimolare l’empatia e promuovere la riparazione del danno, non solo materiale, ma anche relazionale e sociale.
Il sindaco Antonio Nicoletti ha sottolineato come questa iniziativa rappresenti una concreta opportunità di crescita personale e di rafforzamento del tessuto sociale, un’occasione per reinterpretare il ruolo della giustizia come strumento di inclusione e di coesione.
L’auspicio è che questa esperienza possa diventare un simbolo tangibile dell’identità di Matera nel 2026, quando la città sarà Capitale Mediterranea della Cultura e del Dialogo, proiettando un’immagine di città all’avanguardia nella gestione dei conflitti e nella promozione dei diritti umani.
Il presidente della Provincia di Matera, Francesco Mancini, ha evidenziato l’importanza del sostegno concreto dell’Ente, attraverso la concessione dei locali, come segno tangibile dell’impegno a promuovere una cultura della riparazione e della responsabilità condivisa.
La sede diventa così un luogo di incontro aperto alla cittadinanza, un punto di riferimento per la società civile, un laboratorio di idee e di sperimentazione per un futuro più giusto e pacifico.
Questo modello, radicato nei valori di dialogo, compassione e ricostruzione, si prefigge di trasformare il modo in cui la giustizia viene percepita e vissuta nella comunità, contribuendo a creare un ambiente più sicuro e inclusivo per tutti.






