Il dodicesimo agosto di ogni anno si erge come un monito, un’occasione per riaccendere il ricordo di Gaetano ‘Nino’ Michetti, figura cardine nella storia della Basilicata, spentosi prematuramente il 12 agosto 1999.
L’assessore Cosimo Latronico, esponente di Fratelli d’Italia, ha sottolineato, con una dichiarazione ufficiale, come la sua elezione a Presidente della Giunta Regionale il 12 maggio 1985 rappresenti una pietra miliare.
Il suo quinquennato, protratto fino al 7 maggio 1990, fu un periodo cruciale per la regione, segnato da un impegno serrato volto a navigare le complessità di un’epoca di profondo cambiamento.
Michetti non fu solo un amministratore; fu un architetto del futuro lucano.
Affrontò con determinazione le sfide che definirono il suo mandato: stimolare lo sviluppo economico, promuovere la creazione di posti di lavoro, investire in infrastrutture strategiche, gestire in modo sostenibile le risorse idriche, e soprattutto, innescare una trasformazione produttiva e culturale capace di proiettare la Basilicata verso nuovi orizzonti.
Le sue politiche miravano a superare le tradizionali dinamiche regionali, favorendo l’integrazione con il resto d’Italia e l’apertura verso l’Europa in via di integrazione monetaria e comunitaria.
Coloro che ebbero il privilegio di conoscerlo, testimoniano la sua autorevolezza e la chiarezza della sua visione, unita a un profondo senso di responsabilità nei confronti della comunità.
La sua capacità di ascolto, la sua diplomazia e il suo acume politico gli permisero di costruire ponti tra diverse sensibilità, garantendo la stabilità e la continuità delle azioni di governo.
Latronico ha descritto Michetti come un uomo di equilibrio, capace di ponderare ogni decisione alla luce del bene comune, un tratto distintivo che lo contraddistinse nell’arena politica.
Ma il profilo di Michetti non si esaurisce nell’ambito politico.
La sua passione per l’educazione, la sua dedizione al ruolo di preside e di insegnante, lo hanno reso una figura di riferimento per intere generazioni di lucani.
Non fu solo un trasmettitore di conoscenze, ma un vero e proprio mentore, capace di ispirare i giovani a coltivare il pensiero critico e ad assumere un ruolo attivo nella vita civile.
Il suo impegno formativo, il suo esempio di integrità morale e la sua visione di una società più giusta e inclusiva hanno lasciato un’impronta indelebile nel tessuto sociale della regione.
Oltre i programmi e le riforme, che hanno contribuito a modernizzare l’amministrazione regionale, è il suo lascito umano che continua a risuonare.
Un patrimonio di valori e di ispirazione per chi crede in un futuro migliore per la Basilicata.
In questo giorno di commemorazione, la Regione Basilicata esprime la sua più sentita vicinanza alla famiglia e agli amici di Gaetano Michetti, rinnovando il suo imperituro ricordo e la sua profonda gratitudine per l’eredità che ci ha lasciato.
Un uomo che ha saputo coniugare la visione politica con la compassione umana, il rigore amministrativo con la generosità d’animo.