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mercoledì 12 Novembre 2025

Minacce a Francesca Barra: la Basilicata si stringe alla giornalista

La comunità lucana e l’intera regione Basilicata si stringono con profonda preoccupazione a Francesca Barra, giornalista di spessore e intellettuale di riferimento, recentemente bersaglio di un’ondata di intimidazioni e minacce di inaudita gravità.
La denuncia, resa pubblica attraverso un comunicato ufficiale della Giunta regionale, rappresenta un monito inquietante per tutti coloro che credono nella libertà di pensiero e nella sicurezza dei professionisti dell’informazione.
Le aggressioni verbali, che si sono manifestate attraverso canali social, non si limitano a colpire la persona del giornalista, ma estendono la loro violenza a sua figlia, toccando una sfera intima e familiare che non dovrebbe mai essere teatro di simili attacchi.

Questo gesto ignobile non è un episodio isolato, ma un sintomo preoccupante di un clima di crescente intolleranza e di un tentativo, vile e inaccettabile, di silenziare voci critiche e autonome.
Il presidente regionale Vito Bardi, con chiarezza e fermezza, ha sottolineato il valore imprescindibile di Francesca Barra come “voce libera e coraggiosa”, profondamente radicata nel territorio lucano e capace di interpretare e rappresentare le sue istanze.
La sua attività giornalistica, caratterizzata da rigore intellettuale e indipendenza di giudizio, testimonia un impegno civile che merita rispetto e tutela.
Questo attacco, dunque, non è semplicemente una minaccia alla sicurezza fisica di una giornalista, ma un attacco diretto ai principi fondamentali della democrazia.

Impedire a una cittadina di esprimere liberamente il proprio pensiero, di partecipare al dibattito pubblico senza timore di ritorsioni, significa minare le basi stesse della nostra convivenza civile.

È un tentativo di esercitare una forma di controllo e di censura che non può essere tollerata.

La risposta della regione Basilicata, con la sua presa di posizione netta e pubblica, è un segnale di allarme e un invito a tutti i soggetti istituzionali e sociali a vigilare sulla libertà di espressione, a proteggere i giornalisti e a condannare ogni forma di violenza e di intimidazione.

La libertà di stampa è un pilastro essenziale di una società libera e democratica, e la sua difesa è responsabilità di tutti.
È fondamentale che le forze dell’ordine conducano un’indagine accurata per identificare i responsabili e assicurare che ricevano la punizione che meritano, affinché un simile episodio non si ripeta e venga ristabilita la serenità e la sicurezza per Francesca Barra e per tutti i professionisti dell’informazione che, quotidianamente, svolgono un servizio prezioso per la collettività.

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