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lunedì 27 Ottobre 2025

Parrocchia Sant’Anna: smarrimento e richieste di dialogo con l’Arcivescovo

La comunità parrocchiale di Sant’Anna e Gioacchino a Potenza si trova ad affrontare un momento di profonda transizione, segnato da un sentimento diffuso di smarrimento e inaspettata inquietudine.
Dopo quasi sei decenni di dedizione pastorale, di cui diciannove come sacerdote e trentasette come guida spirituale della parrocchia, don Franco Corbo è stato chiamato a lasciare la sua sede, un cambiamento che, giunto in maniera apparentemente improvvisa, ha generato un turbamento palpabile tra i fedeli.

La decisione dell’arcivescovo Davide Carbonaro, in carica dal maggio 2024, di affidare la guida della parrocchia a don Antonio Laurita, con l’ingresso formale previsto per il febbraio 2026, ha innescato un’onda di reazioni contrastanti, che si sono concretizzate in un comunicato ufficiale redatto dalla comunità parrocchiale stessa.
La nota, frutto di un’assemblea partecipata da un centinaio di persone, esprime con chiarezza i sentimenti di delusione, amarezza e profonda preoccupazione che animano i fedeli.
Oltre alla sorpresa per il cambio di guida, emerge con forza la richiesta di un confronto diretto con l’arcivescovo.

La comunità desidera che monsignor Carbonaro possa comprendere di persona la portata del dolore e dello smarrimento che questo provvedimento ha provocato.

Pur riconoscendo l’autonomia decisionale del vescovo nell’organizzazione della Diocesi e la doverosa obbedienza dei sacerdoti, i parrocchiani invocano un dialogo aperto e trasparente, un atto di paternità pastorale che, a loro avviso, finora è mancato.

Si auspica un ascolto attento, uno sguardo che legga nelle espressioni dei fedeli, una conversazione a cuore aperto che possa dissipare le incertezze e ricostruire un senso di fiducia.
La transizione non coinvolge solo don Franco.
Anche don Marcello Cozzi, co-parroco e figura di riferimento per la famiglia di Elisa Claps, la giovane potentina vittima di un tragico omicidio, lascerà la parrocchia.
Il suo trasferimento all’Arcidiocesi di Napoli, autorizzato dall’arcivescovo, segna un ulteriore tassello in questo complesso scenario.
Il legame di don Marcello con la famiglia Claps, testimone della loro sofferenza e sostenitore nella ricerca della verità, rappresenta un elemento di particolare significato per la comunità.

La vicenda solleva interrogativi più ampi sulla natura del rapporto tra autorità ecclesiastica e comunità di fedeli, sull’importanza della continuità pastorale e sulla necessità di un dialogo aperto e partecipato nelle decisioni che riguardano la vita religiosa.
Si tratta di un momento delicato, che richiede sensibilità, ascolto e la capacità di comprendere le ragioni profonde che animano i fedeli, al fine di preservare l’unità e la spiritualità della comunità di Sant’Anna e Gioacchino.

La speranza è che un confronto costruttivo possa sanare le ferite e favorire una transizione serena e proficua per tutti.

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