mercoledì 10 Settembre 2025
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Sanità in Basilicata: Appello urgente per i pazienti oncologici.

L’appello del sindaco Franco Mazzia, amministratore di Terranova di Pollino, all’Assessore Regionale alla Sanità Cosimo Latronico, non è un semplice sollecito amministrativo, ma l’espressione di una profonda e radicata preoccupazione che investe l’intera comunità lucana.
Si tratta di una questione cruciale: il diritto fondamentale alla salute, in particolare per coloro che si confrontano con la drammaticità delle patologie oncologiche.
Il problema, ormai tangibile e ricorrente, si manifesta attraverso una crescente ondata di segnalazioni che giungono direttamente ai canali istituzionali.
Pazienti oncologici, persone fragili e vulnerabili, si trovano costretti a percorrere tragitti eccessivi e gravosi, non per scelta, ma per la mera necessità di accedere a terapie salvavita.

Questa situazione non è meramente un inconveniente logistico; si configura come una barriera invalicabile, una negazione del diritto alla parità di accesso alle cure, con ripercussioni pesanti sul piano fisico, psicologico ed economico per i pazienti e i loro familiari.

Il sindaco Mazzia, con la sensibilità che caratterizza il suo impegno civico e personale, condivide un’esperienza diretta, una ferita ancora aperta che lo rende particolarmente incline a comprendere le sofferenze che questa problematica genera.
La sua esperienza personale non è un dettaglio secondario, ma un elemento cruciale per comprendere l’urgenza e l’importanza della richiesta.
Egli è testimone oculare delle lunghe attese, dei viaggi estenuanti, della stanchezza fisica e psicologica che accompagnano il percorso di cura, e ne comprende appieno il peso.

L’istanza rivolta all’Assessore Latronico non si limita a una generica richiesta di miglioramento, ma si focalizza sulla necessità di potenziare i servizi oncologici presso strutture sanitarie strategiche, come quelle di Chiaromonte e Policoro, punti di riferimento per un vasto territorio.

Questa localizzazione non è casuale; mira a garantire una rete di assistenza capillare e accessibile, evitando che i pazienti siano costretti a spostamenti eccessivi, spesso in condizioni di precarietà e sofferenza.
L’impatto di queste dislocazioni forzate si traduce in rinunce terapeutiche, aggravamento delle condizioni cliniche e aumento delle disuguaglianze socio-sanitarie.
La distanza, infatti, non è solo fisica; rappresenta una barriera economica, emotiva e sociale che amplifica le vulnerabilità dei pazienti.

L’accesso alle cure non dovrebbe essere un privilegio, ma un diritto inalienabile, garantito a tutti i cittadini, indipendentemente dalla loro residenza.
Il sindaco Mazzia, pertanto, esorta la Regione Basilicata ad attivare un intervento tempestivo e risolutivo, ascoltando le esigenze del territorio e investendo in un sistema sanitario più equo, accessibile e umanamente sensibile.
La salute dei cittadini non è una variabile secondaria, ma il bene primario da tutelare con ogni mezzo.

Un sistema sanitario efficiente e capillare non è solo un investimento in salute, ma un investimento nel futuro della comunità lucana.

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