mercoledì 1 Ottobre 2025
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Spesa farmaceutica in Basilicata: deficit da 40 milioni e riforma urgente

La questione della sostenibilità della spesa farmaceutica in Basilicata emerge con urgenza, sollevata dalla proposta di legge presentata dal gruppo consiliare “Basilicata Casa Comune”.
I dati Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) rivelano uno scostamento significativo rispetto ai budget previsti: un overrun di 2,9 milioni di euro per la farmaceutica convenzionata, un deficit di 38,7 milioni per quella diretta e un milione di euro per i gas medicinali, per un totale che supera i 40 milioni di euro.

Questa situazione, tradotta in termini pro capite, si aggira sugli 80 euro per cittadino, un onere considerevole per una comunità regionale.

La proposta legislativa, mirata a un ripensamento radicale della gestione delle risorse farmaceutiche, si articola attorno a diversi pilastri strategici.

Un elemento chiave è la promozione dell’utilizzo di farmaci equivalenti, o generic equivalenti, un ambito in cui la Basilicata presenta performance inferiori alla media nazionale (23,3% contro un 32,6%), limitando così la possibilità di ottimizzare i costi senza compromettere la qualità delle terapie.

L’introduzione di un sistema di centralizzazione degli acquisti, affidato a un soggetto regionale aggregatore, mira a sfruttare economie di scala e a negoziare condizioni più vantaggiose con i fornitori.

Parallelamente, la proposta enfatizza l’importanza di una maggiore appropriatezza prescrittiva, promuovendo linee guida e protocolli clinici basati sull’evidenza scientifica, e responsabilizzando i professionisti sanitari verso un uso più efficiente dei farmaci.
Un sistema di monitoraggio trimestrale, con indicatori chiave di performance, permetterà di valutare l’efficacia delle misure implementate e di apportare correzioni di rotta tempestive.

Questa governance orientata ai risultati, con la responsabilizzazione del management sanitario, si prefigge di trasformare la gestione della spesa farmaceutica da un processo reattivo a un sistema proattivo e sostenibile.

La discussione assume però un contesto più ampio, che coinvolge la critica del gruppo consiliare all’amministrazione regionale.

La conclusione del concorso per 18 dirigenti, celebrata dal Presidente Bardi, viene interpretata come un risultato tardivo, che maschera un modello gestionale caratterizzato da “pieni poteri” e dall’accentramento decisionale.
Questo approccio, secondo i consiglieri, ha contribuito a rallentare la macchina amministrativa e a posizionare la Basilicata tra le regioni meno efficienti d’Italia.
La proposta di legge sulla spesa farmaceutica si configura, in questo scenario, come un’occasione per innescare un dibattito più ampio sulla necessità di una riforma del sistema amministrativo regionale, orientato verso una maggiore trasparenza, partecipazione e responsabilizzazione.

Un sistema che valorizzi le competenze, promuova l’innovazione e, soprattutto, metta al centro il benessere dei cittadini lucani.

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