Il Comune di Balvano, in seguito alle festività agostane, ha comunicato una presunta riduzione del 30% sulla Tassa sui Rifiuti (Tari 2025) destinata alle famiglie numerose (composte da quattro o più componenti).
Tuttavia, un’analisi approfondita sollevata dai consiglieri comunali di minoranza – Antonia Scarfiglieri, Domenico Teta e Costantino Di Carlo – evidenzia una discrasia significativa: le tariffe applicate in bolletta risultano superiori a quelle formalmente approvate dal Consiglio Comunale, penalizzando di fatto tutti i contribuenti, inclusi quelli che avrebbero dovuto beneficiare della riduzione.
L’opposizione comunale, attraverso un’interrogazione formale, ha espresso forti riserve sulla correttezza e trasparenza dell’operazione, basandosi su una verifica preliminare di diverse fatture.
I dati emersi suggeriscono che l’importo richiesto ai cittadini tramite l’avviso di pagamento Tari 2025 non corrisponde all’effettivo ammontare dovuto.
Questo scenario si traduce in un onere finanziario più gravoso per le famiglie, alimentando il sospetto di una gestione opaca e potenzialmente errata delle risorse comunali.
Il paradosso risiede nel fatto che, mentre si pubblicizzava una riduzione per le famiglie più numerose, l’aumento generalizzato delle tariffe annulla qualsiasi beneficio, lasciando i contribuenti con un carico economico più pesante.
L’illusione di un alleggerimento si rivela, quindi, un espediente che non solo non risolve il problema della Tari, ma lo aggrava, contraddicendo le promesse iniziali.
L’analisi si estende anche ai nuclei familiari composti da cinque o sei persone, per i quali si ipotizza un incremento in bolletta superiore alla presunta riduzione del 30% concessa dal Comune.
Questa situazione solleva interrogativi cruciali sulla metodologia di calcolo delle tariffe e sulla verifica della correttezza dei dati utilizzati.
I consiglieri di opposizione hanno pertanto richiesto un’indagine approfondita per accertare se i casi riscontrati siano isolati o rappresentino una problematica diffusa, che investa l’intero tessuto socio-economico di Balvano, comprese le utenze commerciali e le attività produttive.
La trasparenza nell’amministrazione comunale è un diritto inalienabile dei cittadini e la verifica indipendente delle tariffe è un passo fondamentale per ripristinare la fiducia e garantire una gestione equa e responsabile delle risorse pubbliche.
L’intera vicenda pone l’accento sulla necessità di un controllo rigoroso e di una comunicazione chiara e veritiera da parte dell’amministrazione, al fine di evitare interpretazioni erronee e disagi economici per la comunità.







