venerdì 10 Ottobre 2025
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Vulture, Città del Vino 2026: La Basilicata punta al rilancio territoriale.

La designazione di “Città Italiana del Vino 2026” per l’area del Vulture rappresenta un’opportunità strategica per la Basilicata, un’occasione che trascende il mero riconoscimento per elevarsi a volano di sviluppo economico e culturale.
Il presidente del Consiglio regionale, Marcello Pittella, ha espresso chiaramente l’intenzione di trasformare questo prestigioso titolo in un vero e proprio progetto di rilancio territoriale, auspicando la creazione di una legge regionale dedicata a sostenere l’iniziativa, sia dal punto di vista finanziario che programmatico.

La viticoltura del Vulture, espressione di un ecosistema agroalimentare unico e di tradizioni secolari, merita un supporto mirato e strutturale.

L’identità del territorio, plasmata da un paesaggio vulcanico affascinante e da vitigni autoctoni di pregio, necessita di essere valorizzata e promossa a livello nazionale e internazionale.

La legge regionale, pertanto, non si limiterà ad un mero stanziamento di risorse, ma si prefiggerà di creare un tavolo di concertazione permanente con i sindaci dei quattordici comuni coinvolti – Rionero in Vulture, Melfi, Ginestra, Barile, Rapolla, Genzano di Lucania, Atella, Acerenza, Palazzo San Gervasio, Lavello, Forenza, Venosa e Maschito, con Ripacandida a fare da fulcro – per definire le priorità di intervento e monitorare l’efficacia delle misure adottate.

Le fonti di finanziamento saranno diversificate: si punterà al recupero e alla riprogrammazione del “piano progetto” che ha reso possibile l’ottenimento del titolo, distribuendone le risorse su un triennio.
Si esploreranno sia le risorse del fondo corrente regionale, sia i fondi di investimento, con particolare attenzione all’utilizzo di finanziamenti strutturali europei e altre opportunità di finanziamento esterno.
Questa flessibilità finanziaria consentirà di adattare gli interventi alle evoluzioni del contesto economico e alle esigenze specifiche del territorio.
La scelta del Vulture, a seguito della valutazione di candidature provenienti da Abruzzo, Sicilia e Veneto, testimonia il potenziale del territorio e la qualità del progetto presentato.
L’eventuale ricorso presentato dalla Regione Veneto non intacca la determinazione della Basilicata.
Al contrario, evidenzia la rilevanza del riconoscimento e la necessità di rafforzare il progetto, proseguendo nella direzione di una legislazione ad hoc, indipendentemente dall’esito del ricorso.

L’impegno è quello di agire come se il titolo fosse già acquisito, con la certezza che la valorizzazione del vino del Vulture rappresenta un investimento nel futuro dell’intera Basilicata.

Si punta a consolidare un’offerta turistica enogastronomica di eccellenza, capace di attrarre visitatori e generare nuove opportunità di lavoro.

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