venerdì 26 Settembre 2025
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Vulture, Città del Vino 2026: Un’occasione per la Basilicata

L’assegnazione del titolo di “Città Italiana del Vino 2026” ai quattordici comuni del Vulture, con Ripacandida in posizione di leadership, si configura come un catalizzatore di sviluppo per la Basilicata, un riconoscimento che trascende la semplice celebrazione del vino per abbracciare la complessità di un’identità territoriale millenaria.

L’annuncio, sottolineato dal consigliere regionale Fernando Fortunato Picerno, non è solo una vittoria per il Vulture, ma per l’intera regione, che ha superato competitor agguerrite come Abruzzo, Sicilia e Veneto, dimostrando la forza del suo patrimonio vitivinicolo e la sua capacità di creare sinergie.
L’Aglianico del Vulture, fiore all’occhiello della viticoltura lucana, assume così un nuovo significato.

Non è solo un vino pregiato, ma un elemento fondante di un’eredità culturale che si radica nella storia, nel paesaggio e nelle tradizioni del territorio.

La denominazione “Città del Vino” non è un mero marchio di qualità, ma un impegno a preservare e promuovere un modello di sviluppo sostenibile, che coniughi la valorizzazione del prodotto agricolo con la tutela dell’ambiente e la promozione della cultura locale.

L’anno dedicato alla “Città del Vino” offrirà un’occasione unica per realizzare un ricco calendario di iniziative enoturistiche, eventi culturali e progetti di sensibilizzazione ambientale, capaci di attrarre visitatori e di creare nuove opportunità di lavoro.
Tuttavia, la vera sfida consiste nell’integrare il turismo enologico con le altre forme di turismo, sfruttando le ricchezze artistiche e storiche che costellano il territorio, da Melfi a Venosa, per offrire un’esperienza di viaggio più completa e coinvolgente.

Il potenziale di crescita del turismo enogastronomico in Basilicata è significativo, ma richiede un approccio strategico che vada oltre la semplice promozione del vino.
È necessario investire nella formazione di operatori turistici qualificati, migliorare l’infrastruttura ricettiva e promuovere una narrazione autentica del territorio, capace di raccontare la storia, le tradizioni e i sapori che rendono unica la Basilicata.

L’Associazione nazionale “Città del Vino” svolgerà un ruolo cruciale nel supportare le amministrazioni locali e nel garantire la coerenza delle iniziative promozionali.
L’obiettivo è quello di creare un brand territoriale forte e riconoscibile, che possa competere con successo sui mercati nazionali e internazionali.
Il riconoscimento “Città del Vino 2026” rappresenta dunque un punto di partenza, non un punto di arrivo, verso un futuro di crescita e sviluppo sostenibile per la Basilicata, un futuro in cui il vino, la cultura e l’ambiente si fondono in un’armonia perfetta.

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