Il vento che soffia sul XXI Settembre-Franco Salerno porta con sé un’amara eco di festeggiamenti inespressi.
Il novantaduesimo anniversario della nascita del Matera Calcio si materializza sotto forma di uno striscione, un grido di affetto che cerca di lenire la profonda ferita causata dalla sua recente, e dolorosa, frammentazione.
“La rabbia di non poter festeggiare non scalfisce l’onore di poterti omaggiare,” recita, un ossimoro che incapsula il sentimento di un’intera città.
La vicenda del Football Club Matera, estromesso dalla Serie D per una decisione controversa dell’ex presidente Tosoni, ha scoperchiato una crisi di sistema che va ben oltre il semplice ambito sportivo.
Non si tratta solo della perdita di un campionato, ma della disillusione di una comunità che ha visto svanire un sogno, un’identità, un simbolo di resilienza e orgoglio.
L’assenza del Matera Calcio nel panorama calcistico nazionale lascia un vuoto incolmabile, sostituito da due realtà alternative: il Matera Città dei Sassi, impegnato in Eccellenza, e l’Invicta Matera, pronto ad affrontare la Promozione.
Tuttavia, queste nuove realtà faticano a suscitare entusiasmo, incapaci di raccogliere l’eredità di una storia gloriosa e di rappresentare degnamente una piazza calcistica di tale levatura.
La Curva Sud Matera, cuore pulsante della tifoseria, ha espresso inequivocabilmente il proprio disappunto.
La decisione di non sostenere alcun progetto calcistico nella stagione 2025/2026 è un atto di protesta, un monito a chiunque aspiri a incarnare il Matera Calcio.
Un rifiuto categorico a compromessi con l’anonimato e la mediocrità.
Le parole “abbiamo preso questa scelta a malincuore” rivelano la sofferenza di un popolo che ama profondamente la propria squadra, ma che non è disposto a tollerare ulteriori delusioni.
I due fallimenti negli ultimi otto anni hanno lasciato un retrogusto di amarezza e diffidenza.
La tifoseria, stanca di promesse non mantenute e di gestori poco scrupolosi, si erge a sentinella, determinata a non permettere che la storia del Matera Calcio venga svilita da personaggi che ne hanno dimostrato di non comprenderne l’essenza.
Parallelamente, la Curva Sud ribadisce il proprio impegno sociale, un punto fermo che trascende l’ambito sportivo.
Il sostegno alla comunità e al territorio, attraverso iniziative concrete e coinvolgenti, rimane una priorità, un modo per dimostrare l’unità e la compattezza del popolo biancoazzurro, anche in assenza di una squadra che lo rappresenti sul campo.
L’annunciato sit-in di oggi pomeriggio, uno spazio aperto al dialogo e alla partecipazione, testimonia la volontà di una tifoseria attiva e consapevole, desiderosa di trovare soluzioni e di sollecitare un cambio di rotta.
Non si tratta di un semplice atto di protesta, ma di una ricerca disperata di un futuro calcistico dignitoso per Matera, un futuro che possa finalmente onorare la sua storia, la sua passione e il suo orgoglio.
Il silenzio dello stadio, in questo momento, è carico di una promessa: quella di non arrendersi, di continuare a sperare e di lottare per il ritorno di un Matera Calcio autentico e rappresentativo dei suoi valori.