La decisione, difficile e dolorosa, è presa: la società Matera Città dei Sassi interrompe il percorso sportivo, avviando le procedure federali necessarie per lo svincolo degli atleti.
Un atto di responsabilità, volto a preservare la dignità dei giovani calciatori, esposti a una situazione di incertezza ormai insostenibile.
Proseguire nell’illusione di un futuro calcistico avvolto nell’ombra, alimentando aspettative vuote e accumulando debiti impaginati, sarebbe un tradimento nei loro confronti.
La scelta, lungi dall’essere una resa, rappresenta un atto di lucidità, un rifiuto di perpetuare un modello di gestione che ha dimostrato la propria inefficacia.
A differenza di altre realtà, spesso intrise di pratiche opache e promesse non mantenute, la società Matera Città dei Sassi sceglie la trasparenza, il coraggio di affrontare la verità, per quanto amara possa essere.
L’annuncio ufficiale, diffuso attraverso i canali social, sigilla un percorso segnato da tentativi di riscatto, ma anche da un progressivo isolamento.
Il declino di questa realtà calcistica affonda le radici in un contesto più ampio, iniziato con la dolorosa scomparsa del Football Club Matera, prima formazione cittadina.
L’impegno del presidente Filippo Ragone, che ha guidato la società biancoazzurra, si è rivelato, alla fine, un fardello troppo gravoso da sostenere da solo, a causa di impegni personali e professionali sempre più pressanti.
Nonostante ripetuti appelli, comunicati di apertura e tentativi di sollecitare l’intervento di potenziali acquirenti, sia a livello locale che esterno, le trattative concrete si sono rivelate effimere, incapaci di generare una soluzione duratura.
La speranza di un subentro societario, parziale o totale, coinvolgendo l’amministrazione comunale e l’imprenditoria locale, si è infranta contro il muro dell’indifferenza.
La città, la politica e le imprese locali hanno mostrato un interesse limitato, lasciando la società priva del sostegno necessario per affrontare le difficoltà.
Si è così compiuto un circolo vizioso, alimentato dalla mancanza di un reale coinvolgimento della comunità e dall’assenza di una visione condivisa per il futuro del calcio locale.
L’abbandono della società Matera Città dei Sassi, pertanto, non è solo una questione sportiva, ma riflette una più profonda crisi di identità e di partecipazione civica.
Mentre un capitolo si chiude, resta viva la fiamma dell’impegno calcistico locale, incarnata dall’Invicta Matera, guidata dall’esperienza di mister Luigi De Canio.
La squadra, attualmente al vertice del campionato di Promozione lucana, rappresenta un barlume di speranza, un esempio di tenacia e di passione che può ispirare il rilancio del calcio nella città dei Sassi.
Il futuro, però, resta incerto e la necessità di un rinnovato impegno da parte di tutta la comunità è più urgente che mai.






