venerdì 1 Agosto 2025
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Matera FC, l’addio al calcio: un capitolo amaro per il dilettantismo.

La scomparsa del Football Club Matera dal panorama calcistico nazionale rappresenta un capitolo amaro e complesso, segnato da un intreccio di difficoltà amministrative, finanziarie e sportive che ne ha decretato l’esclusione dalla Serie D.
La comunicazione ufficiale, diffusa dalla Lega Nazionale Dilettanti, sancisce un epilogo ineluttabile: la mancata presentazione della documentazione richiesta entro il termine delle ore 14, in seguito alle istruttorie negative della Commissione Verifiche e Segnalazioni Organismi Sportivi Disciplinari (Co.
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), ha comportato, unitamente alle inadempienze di altre società come Avezzano e Castelnuovo Vomano, l’impossibilità di proseguire la partecipazione al campionato.

L’esclusione del Matera FC non è un evento isolato, ma si inserisce in un contesto più ampio di fragilità che affligge il calcio dilettuantistico italiano.

Le commissioni d’accesso, come la Co.

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, svolgono un ruolo cruciale nel controllo della regolarità delle società, verificando la conformità alle normative in materia di obblighi fiscali, contributivi, antiriciclaggio e di trasparenza finanziaria.

Le istruttorie negative, spesso, derivano da inadempienze strutturali, legate a problematiche di gestione, difficoltà nel reperimento delle risorse economiche necessarie per onorare gli impegni contrattuali e di personale, e, talvolta, a una mancanza di coordinamento tra i diversi attori coinvolti nella gestione del club.
Il Matera FC, in particolare, ha affrontato negli anni una serie di sfide significative.

Il percorso di ricostruzione, iniziato dopo la dolorosa retrocessione e la scomparsa del precedente club, si è rivelato ostacolato da una combinazione di fattori esterni e interni.

La crisi economica generale, l’aumento dei costi operativi e la difficoltà nel coinvolgere sponsor e sostenitori disposti a sostenere finanziariamente la squadra hanno contribuito ad acuire le difficoltà.
L’esclusione dalla Serie D, pertanto, non può essere interpretata solo come una conseguenza immediata della mancata presentazione della documentazione, ma come il culmine di un processo più complesso e prolungato.
Questo evento pone interrogativi importanti sul futuro del calcio di base in Italia.

È necessario un ripensamento radicale del sistema di governance, che preveda un maggiore sostegno economico alle società, un rafforzamento dei controlli e un’implementazione di misure concrete per incentivare la trasparenza e la sostenibilità.
Il calcio dilettantistico rappresenta un patrimonio sociale e culturale di inestimabile valore, un punto di riferimento per intere comunità e un trampolino di lancio per giovani talenti.

La sua tutela e il suo sviluppo richiedono un impegno congiunto da parte di istituzioni, federazioni, leghe, società e sostenitori, al fine di preservare la passione per il calcio e garantire un futuro prospero per questo sport.
La scomparsa del Matera FC, purtroppo, ne è una tragica testimonianza.

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