La riorganizzazione interna del Potenza, club lucano militante nel girone C di Serie C, si apre con una nuova filosofia improntata alla fiducia e alla responsabilizzazione condivisa.
La presentazione del nuovo Direttore Sportivo, Giuseppe Di Bari, segna un punto di rottura con il passato e l’inizio di un percorso orientato alla crescita sostenibile e alla riscoperta dell’identità sportiva.
La separazione con l’ex Direttore Sportivo, Enzo De Vito, e la conseguente riflessione sulla performance dello staff tecnico, hanno offerto alla società l’opportunità di un reset, una tabula rasa su cui Di Bari ha potuto operare con ampi margini di manovra.
La sua prima, e significativa, decisione è stata quella di confermare Pietro De Giorgio sulla panchina potentina, nonostante un recente tracollo di risultati che ha visto la squadra accumulare solo cinque punti nelle ultime sei partite.
Di Bari, esponente di una visione calcistica propositiva e offensiva, profondamente influenzata dalla scuola-Zeman, ha espresso un giudizio equilibrato sulla stagione finora disputata.
Pur riconoscendo elementi positivi riscontrati sia nell’annata precedente che in quella attuale, ha sottolineato la necessità di un lavoro mirato a risolvere le criticità emerse, primariamente la marcata carenza di gol.
Questo approccio, lungi dall’essere un atto di fiducia acritica, riflette una volontà di analizzare a fondo le dinamiche di squadra e di fornire all’allenatore gli strumenti necessari per affrontare le sfide future.
“Ho sempre apprezzato questa piazza e ne percepisco un potenziale inespresso”, ha dichiarato Di Bari, anticipando un impegno a lungo termine.
“Ho delle idee chiare che intendo sviluppare progressivamente, affinando le strategie e valorizzando le risorse a disposizione.
”L’analisi approfondita delle prestazioni, tuttavia, non si limita alla mera valutazione tecnica.
Di Bari ha evidenziato la necessità di un intervento a livello psicologico e mentale, al fine di ricostruire la fiducia e la coesione all’interno del gruppo.
“In questo momento, l’obiettivo primario è instillare una forte cultura del lavoro, basata sull’impegno costante, la dedizione e la resilienza.
Dobbiamo ritrovare la consapevolezza delle nostre capacità e la convinzione di poter raggiungere risultati importanti.
”La pressione, secondo il nuovo Direttore Sportivo, deve essere assente.
“Ragioneremo partita per partita, concentrandoci sull’evoluzione costante e sulla crescita individuale e collettiva.
Non intendo imporre obiettivi immediati, ma favorire un ambiente sereno e stimolante, dove ogni membro della squadra possa esprimere al meglio il proprio potenziale.
” Il Potenza si riparte quindi da un approccio pragmatico e orientato al futuro, in cui la fiducia, la responsabilizzazione e la cultura del lavoro rappresentano i pilastri fondamentali per il rilancio.







