Precipitazioni differenziate nel Veneto: analisi dell’assessore Bottacin. Aumento dei livelli idrometrici e rischio frane persistente.

Nella regione del Veneto, le precipitazioni si sono verificate in modo più diffuso e costante nella parte centro-occidentale, con intensità moderate/forti a tratti e temporali isolati nella zona di Rodigino. Al contrario, nella parte orientale le piogge sono state più scarse e discontinue. Questa è la sintesi dell’analisi condotta stamane dall’assessore regionale alla Protezione Civile Gianpaolo Bottacin riguardo alle avverse condizioni meteorologiche della notte precedente, che per fortuna non hanno causato situazioni di particolare allarme.I quantitativi totali di pioggia registrati variano generalmente tra i 20 e i 40 millimetri sulla pianura occidentale, dai 30 ai 50 millimetri sui Lessini, da 40 a 65 millimetri sulle Prealpi vicentine con un picco massimo di 78 millimetri a Molini (Laghi), mentre si attestano tra i 20 e i 40 millimetri tra Feltrino e Basso Agordino; altrove le precipitazioni sono rimaste inferiori ai 15 millimetri.Al momento attuale, si osservano piogge sparse e intermittenti sulla pianura centro-meridionale, più diffuse e ancora intense sulle zone Prealpine e pedemontane occidentali, mentre altrove si registrano precipitazioni sparse o localmente moderate. Non si segnalano fenomeni temporaleschi in corso.Le piogge cadute nelle ultime ore hanno determinato un lieve aumento dei livelli idrometrici nei bacini del Bacchiglione, sistema Agno-Guà e nei bacini del Chiampo ed Alpone. Secondo le previsioni meteo in evoluzione, ci si aspetta un ulteriore incremento dei livelli idrometrici nelle prossime ore, soprattutto nelle aree di pianura e pedemontana della parte centro-occidentale del Veneto.Il fiume Po continuerà a essere in piena nel Delta anche nei prossimi giorni, ma è previsto che tra il 21 e il 22 i livelli scenderanno al di sotto della seconda soglia. A causa del terreno saturo d’acqua persiste il rischio di frane nelle zone montane e collinari.